Giornate della Microgenerazione: crisi del petrolio e boom delle rinnovabili

Pubblicato il 14 marzo 2011

Energie rinnovabili: cresce in tutti i comparti la produzione di energia elettrica da rinnovabili, a eccezione dell’idrico. Secondo i dati diffusi dal rapporto Updating e e-gazette.it, presentato nel corso delle Giornate della Microgenerazione da Marco Comelli, il settore del fotovoltaico aumenta del 240% rispetto al 2009, con un installato di 3.469 MW e una produzione di 1,6 TW/h (+136% rispetto al 2009).

L’eolico +20%, con un installato di 5.797 MW e una produzione di 8,37 TW/h (+29%). Le biomasse invece registrano un incremento del 38% dal 2008, con un installato di 3.040 MW capace di erogare 7,87 TW/h di energia (+29%). In controtendenza il comparto dell’energia idroelettrica, che registra un calo del 6,6%, su cui ha inciso negativamente la scarsa piovosità di marzo e aprile dello scorso anno.

Tra i fattori decisivi dell’aumento: lo stanziamento di numerosi incentivi, l’arrivo in massa di investitori stranieri e la possibilità di usufruire di fondi esteri, l’abbassamento dei tassi e l’aumento vertiginoso e costante del prezzo del petrolio, che sottolinea la necessità di ricorrere a nuove forme di energia alternativa.

Per il 2011 si attendono gli effetti dello sviluppo del quadro legislativo (decreto Romani e successivi), nonché l’impatto sul mercato italiano della sovra-capacità cinese nel settore. Il mercato del 2011 dovrà focalizzarsi sulle biomasse per la produzione di biogas e calore diretto, dovrà sfruttare le potenzialità della Trigenerazione nel residenziale e puntare sull’idricità.

I principali fattori limitanti sono il mancato ampliamento della rete, legato a difficoltà di pianificazione dell’espansione, la gestione di situazioni giudiziarie locali e la concentrazione sulla produzione di energia elettrica.

“E-gazette – ha dichiarato Lorenza Gallotti, direttore di e-gazette – in un momento di grave incertezza normativa nel settore delle rinnovabili promuove un momento di incontro e dibattito, un’occasione di confronto che assume ora un rilievo particolare. Il solo settore fotovoltaico nel suo complesso occupa direttamente tra le 15mila e le 18mila persone, di cui mille sono a rischio immediato di cassa integrazione. Lo sviluppo delle rinnovabili è uno degli strumenti privilegiati per soddisfare i requisiti di riduzione di CO2 che l’Italia si è assunta sottoscrivendo il Protocollo di Kyoto, il mancato rispetto si tradurrebbe in pesanti sanzioni economiche dell’Unione Europea”.

Camera di Commercio: www.mi.camcom.it
e-gazette: www.e-gazette.it 



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