Firenze città virtuosa per raccolta rifiuti e qualità dell’aria
Presentato da Siemens il primo rapporto sulla sostenibilità ambientale delle principali città italiane: i dati riguardano Firenze, vista in cifre e secondo l’opinione dei cittadini
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Un profilo tendenzialmente positivo, con punte di eccellenza nella raccolta dei rifiuti e nella qualità dell’aria e alcune problematiche irrisolte che rendono gli abitanti critici nei confronti della propria città, come la mobilità cittadina.
È questo il ritratto del capoluogo toscano che emerge dallo studio “Città Sostenibili: Firenze” di Siemens Italia, quinta tappa dell’indagine commissionata all’Istituto di Ricerca Piepoli sulla sostenibilità ambientale delle dieci principali città italiane e presentata di recente a Palazzo Vecchio.
“Nella lotta al cambiamento climatico il ruolo delle città, in cui ormai vive oltre la metà della popolazione mondiale, è sempre più rilevante: il 75% dei consumi di energia e l’80% delle emissioni di gas serra derivano dalle aree urbane – spiega Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia -. In questo scenario è importante non solo conoscere le principali sfide legate alla tutela del territorio, ma anche essere in grado di proporre soluzioni che possano assicurare tre obiettivi centrali: la qualità della vita per i cittadini, la competitività e lo sviluppo sostenibile”.
La ricerca presentata oggi a Firenze non solo fotografa l’attuale situazione del capoluogo toscano in termini di infrastrutture e soluzioni per la tutela del territorio, ma fornisce anche indicazioni per il suo futuro. Sono stati monitorati i risultati ottenuti in otto diverse categorie: emissioni CO2, consumo energetico, efficienza edifici e green hospital, trasporti, acqua, raccolta rifiuti, qualità dell’aria e politiche di gestione del verde; in una seconda fase sono state effettuate una serie di interviste personali a opinion leader e rappresentanti degli enti istituzionali locali operanti nella città.
Forte di una situazione territoriale tutto sommato favorevole, con una struttura industriale caratterizzata perlopiù da piccole e medie imprese che nel complesso hanno un effetto limitato sull’ambiente, Firenze oggi paga soprattutto una lunghissima inerzia nell’affrontare le sue criticità, a partire dalla mancanza di una rete adeguata per il trasporto pubblico.
Proprio il traffico si conferma una delle principali problematiche del capoluogo toscano, sebbene per quanto riguarda gli indici riferiti alla mobilità pubblica e privata Firenze presenti anche dati molto positivi, quali la disponibilità di aree pedonali (82 m2 per 100 abitanti rispetto ai 32 della media nazionale) e l’altissima densità di piste ciclabili (60 km su 100 km2 di superficie comunale, a fronte di una media di 12). A pesare sono soprattutto l’assenza - fino al 2010 - di reti tramviarie e metropolitane, e uno dei tassi di automobili per abitante più alto d’Italia, poco meno di 700 auto ogni 1.000 abitanti, con conseguenti problemi cronici di inquinamento e parcheggi.
Per quanto riguarda le emissioni di CO2, Firenze presenta un indice di sostenibilità ecologica migliore delle altre dieci città italiane prese in esame, tuttavia, malgrado la situazione sia positiva, la quota di CO2 prodotta è cresciuta dal 2001 di circa il 16%.
Nonostante la percezione comune, è in generale positivo anche il quadro relativo alla qualità dell’aria, con dati migliori delle altre città italiane prese in esame dall’indagine (680 tonnellate annue di PM10 a fonte di una media di 1.253). Gli inquinanti al di sopra della norma, biossido di azoto e PM10, appaiono legati al problema del traffico intenso.
Il consumo di acqua (55 m3 per abitante) è più basso rispetto al resto d’Italia, ma un elemento di criticità rimane l’incompletezza dell’impianto di depurazione, mentre la disponibilità di verde pubblico per abitante è soltanto di 21 m2 per abitante, molto al di sotto della media nazionale di 94 m2.
Relativamente al consumo energetico, Firenze presenta valori superiori alle medie nazionali, soprattutto per l’eccessivo consumo di gas metano per abitante (657 m3 contro i 398 della media italiana). Valori negativi si registrano anche nell’area relativa all’efficienza energetica degli edifici, sia per l’assenza di abitazioni servite dal teleriscaldamento sia per la scarsa diffusione di pannelli solari. Va tuttavia segnalato che nel 2010 Firenze è stata tra le province italiane che ha fatto registrare un incremento di energie rinnovabili, con più di 500 impianti installati per oltre 10 MW di potenza.
Un profilo virtuoso emerge infine per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, in particolar modo grazie all’alta percentuale di rifiuti avviati a recupero (216 kg per abitante a Firenze e 133 in Italia) e all’alta percentuale di raccolta differenziata (45% dei rifiuti urbani a fronte di una media italiana del 29%).
Per quanto riguarda il futuro, i diversi programmi avviati dal Comune di Firenze offriranno alla città un volto più ecosostenibile, anche grazie alle recenti politiche ambientali come l’approvazione di un piano strutturale dalla forte vocazione ambientale e l’adesione al patto dei Sindaci con l’impegno di ridurre, entro il 2020, del 20% le emissioni di CO2 aumentando nel contempo del 20% l’efficienza energetica degli edifici e del 20% l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
Siemens – Città Sostenibili: www.siemens.it/cittasostenibili
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