Energia, priorità dell’Italia per la Presidenza Ue
Semestre Ue: dall’Italia è partita la road map con le priorità in merito al tema energia
Sul fronte energia, l’Italia è stata protagonista nel semestre di Presidenza Ue del lancio della road map delle priorità strategiche dell’Unione europea. Le occasioni sono state il 24 novembre scorso la presentazione dei risultati del programma di ricerca sulla fusione che ha portato oltre 900 milioni di euro a aziende Italiane e la settima Set-Plan Conference organizzata dall’Enea il 10 e l’11 dicembre a Roma.
Nella Capitale sono stati oltre 650 gli stakeholder dei 28 Paesi Ue e osservatori internazionali, a fare il punto sulle azioni comuni da adottare per ridurre le emissioni e il consumo di energia primaria, investire nell’innovazione, sviluppare le fonti rinnovabili e l’efficienza per accrescere la sicurezza e il trasferimento tecnologico alle imprese e ai territori.
“Siamo davanti a sfide molto importanti”, ha detto il direttore generale della DG Energia della Commissione europea, Dominique Ristori, “ridurre le emissioni significa attuare una politica per clima ed energia, che è all’80% all’origine della produzione di emissioni”.
A far da filo conduttore dei lavori, l’innovazione tecnologica come strumento essenziale per una strategia energetica a basse emissioni e come volano per importanti ricadute industriali. “Su questo fronte, l’Enea si candida quale punto di riferimento nel panorama italiano all’insegna del binomio ricerca/imprese”, ha detto il Commissario Enea Federico Testa. “Ad esempio, nel settore dell’efficienza, l’obiettivo è di supportare il consolidamento e lo sviluppo di una filiera industriale nazionale in un campo dove già oggi vi sono vantare competenze e capacità per diventare protagonisti a livello mondiale”.
Un altro esempio della capacità Enea di fare da volano degli investimenti in tecnologia arriva dal programma Iter sulla fusione nucleare, dove Testa ha annunciato un prossimo investimento Ue di 400 milioni di euro. “Su Iter l’Enea ha già veicolato per le imprese italiane 964 milioni di euro di commesse. Con una percentuale di partecipazione di aziende piccole, medie e grandi italiane del 12% nel programma le nostre imprese hanno portato a casa ben il 64% delle commesse legate alla ricerca”.
Enea: http://www.enea.it
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