Energia Eolica…

Pubblicato il 13 giugno 2002

I siti eolici in Italia hanno peculiarità e differenze anche notevoli dai siti degli altri paesi europei. Nel nord Europa ma parzialmente anche in Spagna i venti spirano con molta costanza e poche turbolenze, inoltre i siti hanno spesso una agevole accessibilità che riduce costi e tempi di installazione. Il panorama italiano invece è composto da siti localizzati per la maggior parte in zone montuose difficili da raggiungere e con caratteristiche del vento molto diverse (principalmente una componente verticale ascensionale di una certa rilevanza): tutto ciò si ribalta sulle modalità costruttive (turbine di taglia media), sui problemi di allacciamento alla rete e collegamento viario del sito che costituiscono condizioni al contorno non marginali. Sul fronte dei costruttori troviamo al primo posto due società danesi (NEG Micon e Vestas) seguite da una spagnola (Gamesa) e da una tedesca (Enercon). Il mercato è dominato da società europee eccezion fatta per una americana (Zond/Tacke, partner di Enron). Le società di installatori e assemblatori si specializzano per una certa taglia di impianto con la conseguenza di avere contatti con solo alcuni costruttori. In questo modo il mercato è dominato da players altamente specializzati e competitivi nei mercati di nicchia. In definitiva l’energia eolica è una delle poche fonti che sta superando le previsioni del Libro Bianco della comunità europea sull’energia da fonti rinnovabili con un trend di crescita che nel 2000 ha già superato gli obiettivi fissati per il 2003 e che nel 2010, secondo alcune società di previsione della domanda, potrebbe essere più del doppio del target di 40 000 MW installati a livello europeo. Questo successo è in gran parte dovuto al miglioramento tecnologico degli aerogeneratori che ha avuto inizio circa 15 anni orsono in Danimarca e che ancora prosegue dando quella spinta economica che rende l’eolico una delle fonti attualmente più appetibili e dal roseo futuro.