ELEMENTI – Uranio, viale degli Attinidi, 92
L'uranio diventa strategico negli anni trenta, quando Fermi e altri scoprirono che, bombardandolo con neutroni, il nucleo dell'atomo si frantuma liberando elementi radioattivi, energia e altri neutroni che assicurano la continuazione della reazione.
- Tweet
- Pin It
- Condividi per email
-
Nell’appartamento di viale degli Attinidi ci sono due fratelli, isotopi li chiamano, l’uranio con peso atomico 235 e quello con peso atomico 238, diventati abbastanza (im)popolari in questo periodo di incidenti alle centrali nucleari. La loro esistenza fu scoperta da Martin Klaproth (1743-1817) che parlò di tale elemento (credeva che i fratelli fossero uno solo), il 24 settembre 1789 all’Accademia Reale Prussiana delle Scienze di Berlino.
Come consulente della fabbrica statale di porcellane, Klaproth esaminò vari minerali impiegati nella preparazione dello smalto. Fra questi vi era un campione di pechblenda, allora considerata composta di zinco, tungsteno e ferro, ricavata dalle Erzgebirge, le montagne metallifere che si trovano fra la Germania e la Cecoslovacchia. Nel laboratorio chimico della sua farmacia, dopo aver separato i vari metalli noti, Klaproth identificò un metallo fino allora sconosciuto che chiamò uranio, in onore del pianeta Urano che pochi anni prima, nel 1781, l’inglese Herschel aveva scoperto col telescopio piazzato nel giardino della sua casa di Bath. In realtà Klaproth aveva isolato un ossido di uranio e l’uranio metallico sarebbe stato ottenuto soltanto 52 anni dopo a Parigi da Eugene Peligot (1811-1890).
La vera storia dell’uranio sarebbe però cominciata nel 1896, quando Henri Becquerel (1852-1908) scoprì che il metallo era dotato di una strana e sconosciuta proprietà che fu chiamata radioattività; le applicazioni dell’uranio rimasero comunque limitate a modesti usi nell’industria ceramica. Nel 1926 la Cecoslovacchia produsse 10 tonnellate di ossido di uranio e il Congo Belga ne produsse 15.
La svolta che trasformò l’uranio da curiosità a merce strategica si ebbe negli anni trenta quando Fermi e altri scoprirono che, bombardando l’uranio con neutroni, il nucleo dell’atomo si frantuma – subisce fissione – liberando elementi radioattivi, energia e altri neutroni che assicurano la continuazione a catena della reazione di fissione. In realtà subisce fissione soltanto l’uranio-235. Con questo processo è stato possibile produrre energia a fini militari (bombe atomiche) e commerciali (centrali nucleari).
Oggi l’uranio si produce industrialmente da minerali come l’uraninite, la carnotite, l’autunite e altri. Le rocce che li contengono presentano una concentrazione di uranio fra lo 0,1 e lo 0,3% e questo uranio contiene il 99,3% dell’isotopo 238 e lo 0,7% dell’isotopo 235. Ai fini energetici l’industria nucleare con speciali processi di “arricchimento” prepara dell’uranio che contiene il 3 o 4% dell’isotopo 235, adatto per le centrali nucleari, o che contiene fino al 90 % di U-235 per il materiale adatto alle bombe atomiche.
Per ogni chilo di uranio arricchito al 3-4 % dell’isotopo 235 restano circa 6 o 7 chili di uranio “impoverito”, contenente soltanto circa 0,2 % di U-235, che è un metallo molto duro ed è stato impiegato nelle leghe adatte per proiettili di artiglieria o per le corazze dei carri armati. L’uranio è un metallo piroforico; quando urta contro un corpo raggiunge un’altissima temperatura e si volatilizza in forma di polvere fine, blandamente radioattiva e molto nociva per chi la respira.
La produzione attuale di uranio nel mondo è di circa 55.000 tonnellate, estratte principalmente nell’Uzbekistan, una delle repubblica asiatiche ex sovietiche, seguito da Canada, Australia, Namibia e altri paesi. Le sorti del commercio dell’uranio (volume di produzione e prezzi), dipende dal maggiore o minore amore mondiale per le centrali nucleari. Quando succede un grave incidente come negli Stati Uniti nel 1977, in Ucraina nel 1986, e oggi in Giappone, l’amore per l’uranio diminuisce e crollano produzione e prezzo.
di Giorgio Nebbia
Contenuti correlati
-
Una piattaforma per la gestione dell’energia da Schneider Electric e Capgemini
Schneider Electric e Capgemini hanno annunciato una nuova collaborazione nell’area dell’ottimizzazione energetica. Energy Command Center è una piattaforma pensata per aiutare ad accelerare sul percorso dell’efficienza energetica grazie a una gestione più intelligente e sostenibile delle facility...
-
Reti elettriche nordamericane più stabili grazie a Honeywell ed Enel
Honeywell collabora con Enel Nord America per migliorare le soluzioni di automazione degli edifici e di Demand Response per i consumatori commerciali e industriali. Questo risultato è ottenuto utilizzando l’automazione per controllare e regolare i carichi energetici...
-
Acqua ed energia al sicuro
Un’azienda svedese di servizi pubblici per l’energia e l’acqua ha deciso di migliorare sia la sicurezza sia l’affidabilità attraverso l’integrazione IT/OT e per farlo ha scelto Fortinet Falu Energi & Vatten (Energia & Acqua) è un’azienda municipalizzata...
-
Il rifiuto come risorsa
Un progetto renderà l’azienda molisana RES la più innovativa d’Italia per recupero rifiuti e produzione di energia Siamo in Molise, nella provincia di Isernia, forse ancora la meno popolosa d’Italia, in un territorio in cui sono predominanti...
-
Migliorare la distribuzione di energia
Grazie all’applicazione del sistema di automazione Proficy di GE Digital, il distributore di energia Getec Park.Swiss è stato in grado di modernizzare e migliorare la gestione dei suoi parchi serbatoi Getec Park.Swiss gestisce una vasta rete di...
-
Sistema di accumulo di energia trasportabile e pronto all’uso da Socomec
Socomec presenta il nuovo Sunsys HES L Skid, un sistema modulare compatto che si integra perfettamente con l’esistente sistema di accumulo di energia Sunsys HES L. Il nuovo design è in grado di migliorare il rendimento complessivo,...
-
Accumuli e Reti, abilitatori strategici della transizione energetica in Italia
Occorre un’importante spinta propulsiva in ambito Accumuli e Reti, entrambi abilitatori strategici della transizione energetica. Il piano elettrico 2030 prevede di arrivare all’84% di rinnovabili nel mix elettrico italiano raddoppiando il valore attuale, ma la sfida sembra...
-
Elettrificazione e automazione per reti elettriche efficienti e sostenibili
La sostituzione delle fonti energetiche tradizionali per la rete elettrica con fonti ecologiche sostenibili si chiama elettrificazione. Le certificazioni LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e ZEB (Zero Energy Building) sono un impegno significativo a sostegno...
-
Emerson accelera la sostenibilità del trasporto marittimo
Emerson ha annunciato di aver effettuato un investimento strategico in Frugal Technologies, società con sede in Danimarca che offre tecnologie per l’ottimizzazione dei consumi di carburante finalizzate a ridurre l’uso di energia e le emissioni delle flotte...
-
Risparmio energetico nella fabbrica del futuro andando verso i 4 bar
Pur non essendo diffusa, la frontiera del 4 bar è già realtà in alcune aziende e richiesta da alcuni utilizzatori finali. Puntare a questo obiettivo, o quantomeno a una sensibile riduzione della pressione operativa, sarà la sfida...
Scopri le novità scelte per te x
-
Una piattaforma per la gestione dell’energia da Schneider Electric e Capgemini
Schneider Electric e Capgemini hanno annunciato una nuova collaborazione nell’area dell’ottimizzazione energetica. Energy Command Center è una...
-
Reti elettriche nordamericane più stabili grazie a Honeywell ed Enel
Honeywell collabora con Enel Nord America per migliorare le soluzioni di automazione degli edifici e di Demand...
Notizie Tutti ▶
-
Economia circolare, Siemens e Osai GreenTech al recupero dei metalli preziosi dai Raee
Nell’economia lineare l’estrazione, la lavorazione e lo smaltimento dei metalli preziosi comportano un consumo...
-
Hewlett Packard e Danfoss insieme per ridurre il consumo energetico nei data center
Hewlett Packard Enterprise e Danfoss collaborano per la fornitura di HPE IT Sustainability Services...
-
Efficienza energetica e decarbonizzazione al centro di Metef 2025
Dopo un periodo che ha visto il comparto affrontare diverse sfide, l’industria dell’alluminio sta...
Prodotti Tutti ▶
-
Refrigeratori di acqua di processo ecologici di Parker a basso GWP
Parker Hannifin ha sviluppato Hyperchill Plus-E, un nuovo refrigeratore ecologico per processi industriali utilizzato...
-
Soluzioni di automazione Bosch Rexroth per la produzione di batterie per EV
La domanda di soluzioni per l’accumulo di energia è in questa fase storica più...
-
Da Honeywell un software per la produzione efficiente di celle delle batterie
Battery Manufacturing Excellence Platform di Honeywell è una soluzione software basata su intelligenza artificiale...