Durante la Giornata mondiale dell’acqua, i bambini del mondo lanciano un appello urgente

Pubblicato il 22 marzo 2006

Mentre leader politici di tutto il mondo si riuniscono per discutere le soluzioni all’emergenza idrica globale, un Forum parallelo di bambini, organizzato dall’Unicef, dall’Istituto messicano di tecnologia, dal Forum giapponese per l’acqua e dal Progetto Wet, un’organizzazione statunitense che si occupa di problemi idrici, ha lanciato un appello per un aiuto urgente ai 400 milioni di loro coetanei che, privi d’acqua potabile, lottano per la sopravvivenza.

Oltre 100 bambini provenienti dai Paesi più poveri del mondo e dalle nazioni industrializzate hanno partecipato al Forum per l’acqua: un’opportunità unica per dar voce alle loro opinioni.

“Le malattie legate al consumo d’acqua contaminata uccidono un bambino ogni quindici secondi e sono all’origine in tutto il mondo di molte altre malattie e della malnutrizione”, ha dichiarato da New York il direttore generale dell’Unicef Ann M. Veneman: “Occorrono soluzioni alla crisi idrica mondiale che assicurino la sopravvivenza dei bambini, permettendo loro di crescere, apprendere e vivere con dignità”.

Molti dei giovani partecipanti al Forum hanno superato ostacoli enormi per migliorare le condizioni idriche e igieniche nelle loro comunità, in cui l’acqua potabile rappresenta un lusso inestimabile.

“Dove vivo io molti bambini non vanno a scuola per le malattie prese bevendo l’acqua o dalle loro mani sporche”, racconta Dolly Akhter, un’educatrice sanitaria di 16 anni proveniente da uno slum del Bangladesh. “Noi siamo qui per ricordare ai leader politici che devono agire per proteggere la nostra salute e la nostra istruzione. Si tratta di un nostro diritto e di una loro responsabilità”.

I bambini pagano il prezzo più alto per un mondo in cui mancano le condizioni igieniche di base, dove un miliardo di persone lotta per la sopravvivenza perché privo d’acqua potabile e nel quale, incredibilmente, una persona su tre non dispone nemmeno di un semplice gabinetto.

La diarrea fa ammalare più bambini sotto i cinque anni di qualsiasi altra malattia, uccidendo ogni giorno 4.500 bambini (la seconda causa singola di mortalità infantile).

Bisogni sociali fondamentali come l’istruzione sono intimamente legati all’acqua potabile e all’igiene: le malattie causate dall’acqua diminuiscono le energie dei bambini e la loro capacità di apprendimento.

Ogni giorno, un gran numero di bambini nei Paesi in via di sviluppo non frequenta la scuola a causa di malattie come la diarrea e i parassiti intestinali.

La mancanza nelle scuole di servizi igienici decenti e separati per maschi e femmine fa sì che molte bambine trovino impossibile frequentarle.

Un bambino che cresce in tali condizioni ha poche possibilità di sfuggire alla povertà, ha affermato Ann M. Veneman.

Morte e malattie sottraggono costantemente potenziale umano alle comunità più povere e il sottosviluppo cronico ne è il risultato inevitabile.

Si stima che ogni anno, in tutto il mondo, i giorni di assenza lavorativa o scolastica si traducano in una perdita di produttività pari a circa 63 miliardi di dollari.

L’Unicef sta patrocinando l’intervento di giovani provenienti dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa e dall’America Latina in modo che possano portare le loro storie di impegno personale contro la mancanza d’acqua e servizi igienici nel Forum mondiale dei bambini.

Storie come quella del programma d’educazione sanitaria di Dolly Akhter in uno slum del Bangladesh, dove insegna agli scolari della sua comunità come mantenere pulite le loro mani e abitazioni; o come la storia di Ojulo Okello, di soli 11 anni, che si impegna in Etiopia per portare bagni e acqua potabile nella sua scuola.

A questi bambini e ad altri 13.000 è stato chiesto di condividere le loro esperienze sul sito web interattivo dell’Unicef Voices of Youth.