Droni al servizio del territorio

Pubblicato il 28 aprile 2015

“Fidenza è onorata di dare vita ad un progetto sperimentale unico in regione, attraverso il quale metteremo a disposizione il meglio della tecnologia per l’ambiente, mappando attraverso le foto aeree e i droni tutto l’amianto presente nella superficie cittadina e gli sprechi di energia attraverso i tetti. In un concetto, avremo una solida base scientifica da utilizzare negli interventi di riqualificazione urbana previsti nel Psc, con le opportune misure di sostegno”.

Così Giancarlo Castellani, assessore all’Ambiente, ha presentato in conferenza stampa un piano “ambizioso che rappresenta, in concreto, una tappa importante della smart city fidentina e conferma la volontà di questa Amministrazione di rendere il Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile) un obiettivo rilevante. Il progetto è talmente innovativo che ha suscitato l’interesse dell’Anci e della Regione”.

Si tratta di un progetto di 3 anni, implementato dalla società AeroDron, rappresentata in conferenza stampa dal responsabile dei contatti con la Pubblica Amministrazione di AeroDron, Romeo Broglia, dall’amministratore delegato Giorgio Ugozzoli, e dalla co-fondatrice della società, Mascia Foschi. AeroDron è una start-up hi-tech di Parma, protagonista nel settore delle riprese aeree a bassa quota, che si occupa di ricerca, produzione e sviluppo di applicazioni professionali. AeroDron integrerà con le rilevazioni dei droni i dati acquisiti dai voli aerei effettuati dalla Cgr (Compagnia generale di ripreseaeree).

Il primo anno si mapperanno le superfici in amianto, il secondo la dispersione termica della città in inverno e il terzo anno è previsto uno studio dell’isola di calore (estate). Il costo totale dell’operazione ammonta a 30.000 euro.

“Tutti sappiamo che l’amianto contenuto nelle coperture in eternit è un elemento che è stato messo al bando nel 1992 per la sua natura cancerogena ma che ancora sopravvive sui tetti di fabbricati di diverso impiego, tanto civili che industriali. La fase 1 è quella dello studio e dell’analisi, attraverso la quale sapere dove e come intervenire. Con voli aerei andremo a rilevare dall’alto l’ubicazione di tutte le coperture dell’area urbana, inserendoci a pieno titolo nel progetto ‘Asbesto-Zero’”, ha spiegato Castellani. Di fatto, la AeroDron in base alle immagini multispettrali catturate da Cgr coi suoi voli identificherà la traccia dell’amianto attraverso modelli matematici realizzati dallo spin off Res Gea, dell’Università di Chieti.

Una volta mappata la presenza dell’amianto si procederà con le verifiche tramite droni e a terra di tutti i casi dubbi e con una verifica a random sul 15% delle coperture censite.

“Entro l’estate presenteremo pubblicamente i dati della mappatura dell’amianto”, ha annunciato l’assessore Castellani.

“L’acquisizione di dati scientifici chiari serve per programmare interventi di riduzione degli sprechi energetici e le scelte conseguenti per una migliore pianificazione urbanistica”, ha commentato Castellani.

Ecco perché si utilizzeranno i droni anche per rilevare quanto le case di Fidenza disperdono energia. Come? “I droni acquisiranno informazioni spettrali all’infrarosso, producendo migliaia di immagini digitali del territorio comunale che saranno una vera e propria mappa su singoli edifici o interi quartieri, attraverso la quale leggere le principali situazioni di inefficienza termica”, ha spiegato nel dettaglio Romeo Broglia. Alle riprese dei droni saranno associate, anche in questo caso, le immagini catturate dai voli Cgr.



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