Distretti industriali italiani, obiettivo transizione green per rimanere competitivi
Dagli innovatori tecnologici della Silicon Valley agli artigiani in Toscana, i distretti industriali, in inglese “economic cluster”, fanno girare il mondo. Oggi questi sono chiamati ad adattarsi rapidamente alla transizione verde e a gestire efficacemente le sfide e le opportunità che essa comporta, per cui i decisori politici giocheranno un ruolo essenziale di supporto.
Per lo studio di Boston Consulting Group (BCG) “Are Economic Clusters Ready for the Green Transition?”, sono quattro le tendenze che guidano la transizione verde e spingono le organizzazioni a riadattarsi per rimanere competitive: normative più rigide, riduzione dei costi delle energie rinnovabili, diminuzione dei costi delle tecnologie green e aumento dell’interesse dei consumatori per i prodotti sostenibili.
“Anche l’Italia si trova a guidare i propri distretti industriali, come per esempio quelli presenti in Pianura Padana caratterizzata da elevata presenza di settori Hard To Abate, verso una transizione verde che possa non solo ridurre le emissioni, ma stimolare anche la crescita economica.” Spiega Ferrante Benvenuti, Partner BCG. “Le energie rinnovabili e le tecnologie green, con i loro prezzi competitivi, offrono l’opportunità di trasformare i settori tradizionali in motori di innovazione sostenibile, creando allo stesso tempo nuovi posti di lavoro e rafforzando la posizione del nostro Paese nel panorama economico globale.”
I vari distretti industriali saranno presto sotto pressione a causa della maggiore concorrenza green, che li porterà ad affrontare diversi rischi, come lo spostamento della domanda dai prodotti o servizi principali, verso alternative più sostenibili, costringendoli a reinventarsi rapidamente. In Germania, ad esempio, il cluster automobilistico del Baden-Württemberg ha visto i veicoli con motore a combustione interna (ICE) rappresentare oltre il 99% della produzione nel 2010, ma meno dell’80% nel 2022. Negli Stati Uniti, l’illuminazione a LED è passata dal 4% al 47% di penetrazione del mercato in soli cinque anni. Questi cambiamenti richiedono ai cluster una rapida riconfigurazione delle dinamiche interne, come la produzione e il marketing, così come delle catene di fornitura esterne a monte e a valle.
La normativa a favore dell’ambiente ha un impatto anche sulla competitività a livello globale, con nuove leggi che modificano il modo in cui i cluster operano. Se guardiamo al regolamento dell’UE sulla deforestazione del 2023, questo sta ridisegnando i cluster brasiliani di produzione della soia, che esportano un quinto della produzione verso i mercati europei. Altre normative hanno un impatto nazionale, come la sanzione che il Giappone ha subito nel 2020 per la produzione dei sacchetti di plastica, che ha dimezzato la distribuzione totale di sacchetti in un periodo di due anni.
Non procedere verso la transizione significherebbe ridurre inoltre l’accesso al capitale investito dalle istituzioni finanziarie per la decarbonizzazione, che conta circa 40.000 miliardi di dollari di oltre 1.600 banche a livello globale, molte delle quali già impegnate a disinvestire dai combustibili fossili. Per le imprese ad alte emissioni diventerà quindi sempre più difficile ottenere capitali.
I cluster economici italiani rivestono un ruolo fondamentale nel panorama economico nazionale – guardiamo ad esempio ai distretti industriali ad alta intensità energetica (come acciaio, cemento, chimica), della moda, della meccanica e dell’agroalimentare. La transizione verde rappresenta una sfida significativa, ma anche un’opportunità unica per questi settori.
L’Unione Europea sta implementando misure come il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera (CBAM), che prevede l’introduzione di dazi sulle importazioni ad alta intensità di carbonio. Per l’Italia, questo significa che i settori manifatturieri, soprattutto quelli Hard To Abate, dovranno adattarsi rapidamente per mantenere e potenziare la loro competitività sui mercati internazionali. La riduzione dei costi delle energie rinnovabili offre poi un’opportunità straordinaria, ad esempio, il costo dell’energia solare su larga scala negli Stati Uniti è sceso a $0,039/kWh, rendendo le rinnovabili sempre più competitive rispetto ai combustibili fossili. Anche in Italia, continuare ad investire nelle rinnovabili può migliorare l’efficienza energetica dei distretti industriali.
Non ultima è la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti sostenibili, che lascia margine di opportunità ai cluster italiani del lusso e della moda, poiché integrare pratiche sostenibili nella produzione può rafforzare la loro posizione nel mercato, già nota per l’alta qualità e artigianalità.
Lo studio evidenzia due strategie chiave che i governi possono adottare per supportare i cluster economici nella transizione verde: la “strategia di salvaguardia” e la “strategia di scintilla”. La prima mira a proteggere i cluster esistenti aiutandoli ad evolvere, ottimizzare la resilienza e continuare a prosperare durante il cambiamento. La seconda strategia mira a stimolare nuove opportunità realizzando un vantaggio competitivo emergente nella sostenibilità. Un esempio potrebbe essere la creazione di nuove zone verdi industriali, focalizzate su innovazioni tecnologiche e sostenibilità ambientale.
Il rapporto cita numerosi esempi di successo a livello globale che possono essere fonte di ispirazione per il nostro Paese. Ad esempio, il “Basque Industrial Super Cluster” in Spagna, che fornisce oltre 200.000 posti di lavoro, sta promuovendo l’idrogeno pulito, le energie rinnovabili e la cattura del CO2 per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In India, il Tirupur Knitwear Cluster, responsabile dell’80% delle esportazioni di maglieria del Paese, ha beneficiato di un investimento pubblico di 90 milioni di dollari per supportare una strategia di scarico zero dei liquidi, riducendo l’inquinamento delle acque sotterranee e migliorando la resilienza del cluster.
In Italia, sono presenti diversi distretti, che potrebbero usufruire di investimenti simili per adottare tecnologie verdi e migliorare l’efficienza produttiva. Alcuni esempi sono il distretto metallurgico di Brescia, che potrebbe beneficiare dall’introduzione del biometano, o il polo industriale di Ravenna-Ferrara, che potrebbe avvantaggiarsi con la cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO2.
Contenuti correlati
-
Zero Carbon Target, la certificazione ambientale per aziende e enti
Arriva anche in Italia Zero Carbon Target, il percorso di certificazione ambientale per aziende ed enti. Questo nuovo inizio segna un passo decisivo verso l’adeguamento alle esigenze dettate dalla recente direttiva europea UE 285/2024, garantendo un servizio...
-
Utilizzare l’intelligenza artificiale per la produzione di combustibili solari
Alcune tecniche di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per accelerare i tempi di sviluppo dei sistemi di produzione dei combustibili solari, come dimostrato da un team di ricercatori del Politecnico di Torino, coordinato dal professor Eliodoro Chiavazzo...
-
Soluzioni Siemens per un’industria sempre più digitale e sostenibile
Siemens ha presentato in occasione di SPS Italia 2024 le sue soluzioni per l’industria digitale e sostenibile. “SPS Italia rappresenta per noi un momento per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’automazione industriale oltre che un’opportunità per mostrare...
-
Soluzioni innovative di pesatura e ispezione Minebea Intec per carne plant-based
Come in tutta l’industria alimentare, l’igiene e la qualità dei prodotti sono di fondamentale importanza nella produzione di alternative di carne a base vegetale. La contaminazione o la presenza di corpi estranei negli alimenti vegetariani o vegani...
-
ABB, tutte le iniziative per promuovere la sostenibilità presso i più giovani
ABB, che con le proprie soluzioni sta contribuendo alla riduzione dei consumi energetici e delle materie prime attraverso un’offerta tecnologica volta a massimizzare l’efficienza in ogni settore, ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Ambiente con diverse iniziative mirate....
-
Sede Siemens sempre più sostenibile col nuovo impianto fotovoltaico e colonnine per la ricarica
È stata raggiunta un’ulteriore tappa nel percorso di decarbonizzazione intrapreso da Siemens, presso il suo quartier generale a Milano: si amplia l’impianto fotovoltaico e la disponibilità di colonnine per la ricarica elettrica, a testimonianza di come digitalizzazione...
-
Utensili Big Kaiser per la transizione alle energie rinnovabili
Big Kaiser, produttore di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di altissima qualità e precisione, sostiene la transizione verso le energie rinnovabili ottimizzando la lavorazione precisa ed efficiente di componenti chiave per la produzione di energia pulita....
-
Green Silence Group, tecnologie sostenibili made in Italy per la transizione elettrica
Nel panorama in continua evoluzione delle tecnologie a supporto della transizione energetica e di applicazioni industriali sostenibili, nasce Green Silence Group, un nuovo polo italiano che unisce le competenze di tre aziende d’eccellenza nel campo delle applicazioni...
-
Come rendere la supply chain sostenibile in 4 step
Eventi meteorologici estremi come inondazioni, uragani e siccità, sono ormai sempre più frequenti. A causa proprio di questi ultimi, le catene di approvvigionamento subiscono gravi interruzioni che comportano tempi di consegna più lunghi, costi più elevati e...
-
Applicazioni Toshiba per la mobilità elettrica, l’industria, l’energia e le infrastrutture
Toshiba Electronics Europe e Toshiba Materials hanno mostrato le soluzioni a supporto degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in occasione della conferenza ed esposizione PCIM 2024. Toshiba ha sfruttato l’evento per presentare una combinazione di...