Dal 2010 la legge mette al bando gli HCFC, Rivoira presenta gli Isceon per mettersi in regola
Dal 31 dicembre del 2009 nell’Unione Europea saranno vietate la produzione e la vendita dei gas refrigeranti HCFC. A stabilirlo il regolamento europeo 2037/2000, recepito dalla legislazione italiana con il d.p.r. 147 del 15 febbraio 2006 che prevede il controllo e il recupero delle fughe per questi gas lesivi dello strato d’ozono.
Tra i gas refrigeranti HCFC, il più diffuso è l’R22, contenuto in quasi tutti gli impianti di condizionamento, domestici e industriali, che hanno oltre 4-5 anni e in moltissimi impianti di refrigerazione di supermercati, industrie alimentari, chimiche o farmaceutiche. La messa al bando dell’R22 obbligherà venditori, produttori di apparecchiature e soprattutto chi fornisce servizi di assistenza a mettersi al passo con i cambiamenti e volgere lo sguardo a prodotti ecologici e alternativi all’R22: la soluzione è offerta da Rivoira, società del gruppo Praxair e legata a una partnership lunga oltre 60 anni con Dupont per la distribuzione sul mercato dei suoi prodotti, tra cui gli Isceon, i nuovi gas refrigeranti da Retrofit.
Gli Isceon sono miscele sostitutive dell’R22 ma compatibili con i vecchi impianti. Il passaggio ai gas di nuova generazione Isceon consente quindi di attenersi agli obblighi delle nuove normative ed effettuare la conversione degli impianti funzionanti con CFC o HCFC senza sostituire il lubrificante presente nei sistemi. Una caratteristica fondamentale perchè significa che l’uso dei gas Isceon evita di sostenere pesanti spese di manutenzione per la conversione e permette di mettersi più facilmente in regola con le nuove leggi che puntano a prodotti con zero impatto ambientale.
“A partire dal 1 gennaio 2010 – ci spiega Ennio Campagna, marketing e product manager Gas Refrigeranti di Rivoira – non sarà vietato l’utilizzo dei vecchi impianti, ma la vendita e la produzione dell’R22, perciò quando i sistemi perderanno la carica, gli installatori/manutentori non avranno la possibilità di fare il rabbocco e tenere in funzione gli impianti. Chi ha più impianti potrebbe pensare di fare la conversione di uno e il recupero del gas per il riutilizzo in un altro perchè la legge consente, dal 1° gennaio 2010 fino al 31 dicembre 2014, il recupero, riciclaggio e rigenerazione del gas e quindi il suo riutilizzo negli impianti. Ma dopo quella data sarà vietato anche questo tipo di processo di riciclaggio e tutto il prodotto recuperato dovrà andare allo smaltimento”. La famiglia degli ISCEON è costituita da una gamma di 6 gas pensati appositamente per la sostituzione dei gas refrigeranti HCFC e CFC, con diverse peculiarità, applicazioni e temperature di funzionamento. “Dei sei prodotti quello più significativo per la sostituzione dell’R22 – sottolinea Campagna – è l’ultimo nato della famiglia, il Dupont Isceon MO29 ossia l’R422D. Infatti, a differenza di altri prodotti adatti per un campo di temperatura più limitato, per esempio l’ Isceon® M079 o l’ Isceon® MO59 ideali rispettivamente per impianti di refrigerazione di grande e piccola taglia, il Dupont Isceon® MO29 ha molteplici applicazioni, dai sistemi domestici a quelli industriali, perchè si adatta con successo a temperature dai +10 ai –35 °C”.
“Tutti i sei prodotti Isceon non necessitano il cambio del vecchio lubrificante – ribadisce Campagna -. Uno dei problemi nella sostituzione dei gas è proprio che le miscele sostitutive richiedono il cambio del lubrificante con costi elevati, ma soprattutto con la necessità di un lavaggio accurato del circuito perchè residui del vecchio lubrificante potrebbero dare dei problemi con il nuovo prodotto e il nuovo lubrificante. Con gli Isceon tutto ciò non sarà necessario perché il loro vantaggio è che possono funzionare con tutti i tipi di lubrificanti: con il vecchio olio a minerale, con oli sintetici e anche con oli specifici degli HFC, i POE”. Dall’uso dei gas refrigeranti Isceon deriva quindi un risparmio notevole in manodopera. La qualità è garantita peraltro dalla numerazione internazionale Ashrae che ne certifica l’utilizzo negli impianti di refrigerazione, le prove tossicologiche e di infiammabilità. Cinque delle miscele Isceon su 6, infatti, hanno ottenuto questa certificazione e l’unica che non è stata proposta alla Ashrae è il Dupont Isceon MO89, un prodotto di nicchia usato per temperature molto basse e le quantità minime richieste dal mercato non avrebbero giustificato l’inserimento in quella normativa.
Con la commercializzazione dei gas Isceon, sostitutivi degli HCFC, Rivoira gioca d’anticipo per evitare che venditori, produttori e servizi di assistenza si ritrovino impreparati ad affrontare una vera e propria rivoluzione del mercato. La scadenza del 31 dicembre 2009 si avvicina e già a partire dalla prossima estate potrebbe essere difficile l’approvvigionamento di R22: con lo stop a produzione e vendita, a partire dal 2010, chi avrà ancora scorte in magazzino punterà a smaltirle per esaurire gli stock alla scadenza stabilita dalle leggi. Gli operatori del settore devono premunirsi fin d’ora se non vogliono rischiare di essere travolti dai paletti posti dalle nuove legislazioni.
Contenuti correlati
-
Energia senza interruzioni
Saudi Electricity Company riduce al minimo le interruzioni di corrente e i costi di manutenzione grazie alle termocamere Fluke utilizzate per l’ispezione delle linee elettriche Leggi l’articolo
-
Accordo Aveva-Azule Energy per la transizione digitale dell’Oil&Gas
Aveva ha stretto una partnership con Azule Energy, il più grande operatore indipendente di Oil&Gas dell’Angola, per promuovere l’eccellenza digitale in tutte le attività dell’azienda. L’accordo consentirà ad Azule Energy – una joint venture 50/50 sostenuta da...
-
Partnership Teatek e PLC System per un parco fotovoltaico da 35MWp in Sicilia
Energie rinnovabili e Mezzogiorno: un binomio sempre più forte che si traduce, per le aziende campane Teatek e PLC System, in una partnership finalizzata alla realizzazione di una grande centrale solare in provincia di Siracusa (Sicilia). Al...
-
Qundis premiata con il sigillo Emas: risparmia 1,5 t di plastica all’anno
Qundis ha ottenuto nel corso del 2022 un risparmio di circa 1,5 tonnellate di plastica. La notizia arriva a seguito del conseguimento del sigillo EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) della Commissione Europea per l’ottavo anno consecutivo. Il certificato viene...
-
Biometano: partnership fra Mitsubishi Electric e Agatos Energia
Mitsubishi Electric e Agatos Energia, controllata di Agatos SpA, società quotata al mercato Euronext Growth gestito da Borsa Italiana (“Agatos”), hanno stretto una partnership che prevede l’integrazione del processo BIOSIP per la produzione di biometano dai rifiuti...
-
Consumi energetici trasparenti per i clienti di NeN Energia
Trasparenza nei consumi, semplicità d’utilizzo e una migliore efficienza nella gestione delle forniture di luce e gas a beneficio del risparmio e dell’ambiente. Sono questi gli obiettivi della partnership tra Mia-Platform, tech company italiana e NeN Energia...
-
Accordo Enfinity Global-Statkraft 191 GWh all’anno di elettricità pulita in Italia
Enfinity Global e Statkraft hanno firmato alcuni contratti di acquisto di energia solare in Italia. L’energia impegnata sarà prodotta da un portafoglio fotovoltaico di tre impianti utility-scale di 112 MWp di proprietà di Enfinity Global. Gli impianti,...
-
La batteria di Nichicon di Avnet Abacus salva dallo smaltimento i contatori smart
Avnet Abacus ha rivelato i dettagli della sua recente collaborazione con TWTG, fra i principali specialisti nel settore Industrial IoT, con sede a Rotterdam. La collaborazione è tesa a ottimizzare lo smaltimento di milioni di contatori intelligenti:...
-
RS Italia ottiene la certificazione ISO 14001
RS Italia, marchio commerciale di RS Group plc, fornitore omnicanale globale di prodotti e servizi a valore aggiunto, annuncia l’ottenimento della prestigiosa certificazione ISO 14001. La ISO 14001 è la norma internazionale di riferimento, ad adesione volontaria,...
-
Chiller TCA di Atlas Copco: efficienza energetica contro il caro bollette
I nuovi chiller di processo Atlas Copco riducono i consumi energetici di oltre il 30% rispetto a quelli tradizionali. Si tratta di sistemi “ibridi”, che prevedono l’uso combinato di tecnologie diverse (free-cooling, raffreddamento adiabatico e tramite compressore)...