Da Comieco il rapporto nazionale 2000.
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Migliorare il contratto in essere e il servizio della logistica sono due punti chiave della negoziazione in corso tra COMIECO e la delegazione dell’ANCI gestita da Federambiente e Fise-Assoambiente.
La raccolta differenziata di carta e cartone comprende gli imballaggi, le carte grafiche e tutti gli altri materiali cellulosici che i Comuni riescono a raccogliere.
Si è osservato che la presenza di imballaggi varia tra il 10% e il 30% nell’ambito delle raccolte tradizionali e raggiunge valori compresi tra il 35% e il 40% nel caso di raccolte selettive, mirate, che tengano conto delle utenze commerciali e produttive presenti sul territorio comunale.
Per quanto concerne la raccolta pro-capite sulla base degli abitanti convenzionati, il dato 2000 si attesta oltre i 23 kg/ab, con la Lombardia che primeggia con 45 kg/ab.
Fra le regioni del Sud solo la Basilicata, con un quantitativo di 33,4 kg/ab, riesce a competere con le Regioni settentrionali.
Estensione della raccolta degli imballaggi secondari e terziari
In questo settore esisteva già un mercato attivo e consolidato, rappresentato in prevalenza dal cartone ondulato proveniente dalla Grande Distribuzione e dall’Industria.
COMIECO, per rispondere al dettato normativo del D.Lgs.22/97 e volendo aumentare le quote di imballaggi secondari e terziari destinati al riciclo, aveva già nel 1999 predisposto un elenco di piattaforme per il conferimento di tali tipologie di imballaggi.
Nel 2000 è stato siglato un accordo tra i consorzi di filiera della plastica (COREPLA), del legno (RILEGNO), e dei materiali cellulosici (COMIECO) per la creazione di una rete di piattaforme, ad oggi 50, rispondenti a precisi parametri tecnici e in grado di ritirare, senza alcun onere per i conferitori, i rifiuti di imballaggi che gravitano al di fuori del circuito della raccolta pubblica.
Con questa iniziativa è stato posto in risalto il fattore della cooperazione finora non sufficientemente sottolineato, seppure importantissimo.
La capacità di cooperare fra materiali competitivi sul mercato viene messa alla prova nel tentativo di offrire agli operatori economici una logistica più attraente.
Le prospettive future sono orientate a potenziare la rete di piattaforme laddove lo sviluppo economico non è così forte, ad esempio, in Sardegna.
Recupero energetico
Benché carta e cartone siano componenti di grande interesse per la termovalorizzazione, i risultati fino ad oggi raggiunti sono modesti.
Giocano come fattori frenanti, secondo COMIECO, problemi di modernizzazione del paese in linea generale e degli impianti per il recupero energetico in senso specifico.
Ciò nonostante anche in questo settore il Consorzio registra nel corso del 2000 una crescita grazie alla stipula di convenzioni locali con 29 impianti di termovalorizzazione ubicati in maggioranza al Nord d’Italia.
Dinamicità del mercato del macero
Analizzando l’andamento del mercato si è assistito ad una forte accelerazione dei prezzi tra il 1999 e il primo semestre 2000, a cui è seguito un crollo nel secondo semestre.
Malgrado questa forte dinamicità, caratterizzata da una vera e propria inversione di tendenza, il sistema della raccolta dei materiali cellulosici ha funzionato.
Se ne deduce che il regime convenzionale ha messo in sicurezza le Amministrazioni comunali e il buon esito della raccolta differenziata non è più legato al solo andamento di mercato: la garanzia del ritiro e dell’introito del corrispettivo ha reso stabile il processo.
In ogni caso, per il Consorzio il rapporto fra mercato e sistema delle raccolte esiste, tanto che, per meglio comprenderne l’andamento, esso ha attivato con AGICI un osservatorio che si pone l’obiettivo di capire cosa accadrà quando i quantitativi raccolti saranno maggiori di quelli richiesti e di cercare soluzioni che evitino il generarsi di situazioni di difficile gestione.
Carta e cartone: produzione e riciclo
La produzione cartaria del 2000 ammonta a 9 milioni di tonnellate con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.
Per quanto concerne i consumi di carta e cartone, gli imballaggi rappresentano più del 48%, seguiti dalle carte grafiche (34%), dalle carte per usi domestici e igienico-sanitari (6,7%) e dalla carta da giornale (6,5%).
La produzione è stata garantita grazie all’utilizzo di 4.620.000 t di fibre riciclate e di 3.390.000 di cellulosa (fibra vergine).
La preponderanza delle fibre riciclate indica che il settore degli imballaggi in carta e cartone non avrebbe potuto svilupparsi se non fosse stato possibile ricorrere al macero.
La maggiore disponibilità di macero nazionale, che è aumentata del 13%, a fronte di una produzione di carta e cartone che è cresciuta solo del 5%, ha consentito all’Italia di incrementare la quota di macero esportata.
I paesi nei quali l’Italia esporta il proprio macero sono principalmente la Slovenia (30%) e la Croazia (18%).
Per quanto riguarda la quota importata, questa proviene per il 36% dalla Germania.
Dal 1997 al 2000 il consumo di macero ha registrato un trend in continua crescita, come pure la disponibilità di macero nazionale dovuta, sostanzialmente allo sviluppo delle raccolte differenziate; parallelamente, nello stesso periodo si è ridotta la quantità di rifiuto cellulosico smaltito in discarica.
Infine, nel novembre 2000, CEPI (Confederazione Europea dell’Industria Cartaria) e ERPA (Associazione Europea dei Recuperatori di Carta e Cartone) hanno sottoscritto la “Dichiarazione Europea sul Recupero della Carta” e si sono impegnati a raggiungere entro il 2005 un tasso di recupero di almeno il 56% dei prodotti cartari utilizzati nell’Unione europea.
Secondo il presidente di COMIECO Paolo Culicchi, l’individuazione di un obiettivo così ambizioso, oltre a testimoniare l’impegno di tutti i settori della filiera cartaria in favore della difesa dell’ambiente.
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