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Conai a Rio+20: una best practice internazionale nella gestione e riciclo degli imballaggiERT

Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi - sarà presente fino al 22 giugno nel Padiglione Italia di Rio+20 con un’area dedicata. Qui avverrà anche l’incontro con alcuni operatori ambientali che potrebbero adottare il virtuoso modello Italiano. Tra questi, Comlurb, società municipale per la gestione dell’igiene urbana di Rio de Janeiro - cui Conai presenterà la propria case history nel riciclo e nel recupero dei rifiuti di imballaggio.

Obiettivo: condividere e confrontarsi a livello internazionale sulle tematiche della sostenibilità economica e ambientale e sulle buone pratiche a monte dei risultati eccellenti ottenuti nel nostro Paese da Conai. L’Italia è infatti in ambito europeo tra i 10 Paesi che hanno raggiunto la soglia del 65% di riciclo dei rifiuti di imballaggio e, in particolare, uno dei Paesi che, più di altri, si sono distinti nel rispettare la priorità del riciclo rispetto ad altre forme di recupero.

L’incontro con gli operatori brasiliani rappresenta anche una opportunità di advisory internazionale in campo ambientale a testimonianza delle competenze e del know-how alla base delle oggettive performance di eccellenza raggiunte negli ultimi 15 anni dal Conai.

Nel 2011 sono stati raggiunti importanti risultati: tre imballaggi su quattro sono stati avviati a recupero e il ricorso alla discarica è stato drasticamente ridotto. Il recupero complessivo di imballaggi ha raggiunto la percentuale del 74,8%, equivalente a 8,58 milioni di tonnellate recuperate su un totale di 11,47 milioni di tonnellate immesse al consumo. Il riciclo complessivo è stato del 64,7% dell’immesso al consumo (64,3% nel 2010).

Grazie al Sistema Consortile che ha sostenuto e dato impulso alla valorizzazione dei materiali di imballaggio provenienti dalla raccolta urbana, nel periodo 1998-2011 si è registrata una crescita notevole dei rifiuti avviati a recupero (da 33,2% a74,8%), con una conseguente riduzione dei quantitativi di rifiuti di imballaggio destinati a smaltimento, che sono passati da 66,8% a 25,2%.

In base ad uno studio realizzato da Althesys, in 10 anni la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro hanno portato all’Italia 9,3 miliardi di euro di benefici netti in termini economici, ambientali e sociali, diretti e indiretti e hanno permesso di evitare emissioni di CO2 per 63,3 milioni di tonnellate. Nello stesso periodo, l’indotto del sistema Conai e Consorzi ha generato quasi 90.000 occupati. La filiera italiana del riciclo conta attualmente 3.697 aziende di raccolta e gestione dei servizi di igiene urbana, oltre 3.600 centri di selezione e trattamento dei rifiuti, circa 170 impianti di riciclo.

Con oltre 1.400.000 aziende consorziate, il Sistema Conai rappresenta oggi non solo uno snodo fondamentale per la tutela ambientale e un driver per l’economia del Paese ma anche e soprattutto un modello di riferimento di gestione ambientale esportabile.

“Il Modello Conai oggi rappresenta in Italia la garanzia che i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata in convenzione vengano effettivamente avviati a riciclo e recupero. L’accordo quadro Anci-Conai, rappresenta per i Comuni italiani un valido strumento per incrementare i livelli di raccolta differenziata e avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in tutto il Paese”, afferma Walter Facciotto, direttore Generale Conai.

“Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio realizzato in Italia da Conai”, continua Facciotto, “rappresenta un modello di riferimento nel waste management, consentendo, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, dei comuni e del sistema delle imprese di generare quel valore aggiunto che ha permesso di raggiungere importanti risultati e ha creato le premesse per la realizzazione di una vera società del riciclo”.

Conai: www.conai.org
Rio+20: www.uncsd2012.org