Cercare il sole dopo Fukushima

Fukushima, più di Chernobyl, costituirà lo spartiacque tra l’era fossile-nucleare e quella solare. Non si tratta solo di un cambiamento tecnologico, ma di un rinnovato e - dati i tempi - rivoluzionario rapporto tra uomo e natura, tra vita e economia

Pubblicato il 13 giugno 2011

Gli autori capovolgono l’approccio corrente alla politica energetica: quale società, giusta e desiderabile e quale futuro per la specie umana impongono un quadro nuovo di convivenza con tempi e spazi della biosfera a cui apparteniamo indissolubilmente? Così “energia-vita” diventa la parola chiave per dare la priorità a temi da sempre marginali e posti a valle dell’azione politica: il cambiamento climatico, l’ineliminabilità di scorie e inquinamento, la rinnovabilità dei cicli naturali, la sobrietà degli stili di vita, la convivialità e la non violenza, la lotta alla povertà, il diritto al lavoro dignitoso, la qualità dello sviluppo e la sua dipendenza dalla democrazia.

La situazione mondiale della produzione e del consumo di energia attuale è analizzata in dettaglio, sotto il profilo del suo impatto sul clima e sulla salute, mentre viene criticato il modello della produzione centralizzato, concentrato, dilapidatore. La transizione verso il sole è soppesata sulla base degli scenari scientifici-economici e politici per il futuro compilati dagli istituti di ricerca più prestigiosi, che si misurano coi vincoli posti dalla questione climatica già da Kyoto e con le affannose risposte che i Governi hanno farfugliato ai vertici di Copenhagen e Cancun.

La situazione del nostro Paese viene illustrata come un ostinato attaccamento al passato, contrapposta alle direttive più avanzate dell’Unione Europea e zavorrata dagli impegni internazionali assunti per lo sviluppo dei fossili e del nucleare dal governo. Gli argomenti dei sostenitori della risposta nucleare vengono confutati a partire da Fukushima sulla base della più recente documentazione internazionale e con una ricerca originale degli autori stessi.

A conclusione di un percorso di analisi rigorosa, si apre un capitolo squisitamente propositivo. Con il massimo di articolazione e interdisciplinarietà e non senza un “creativo” realismo viene affrontata la prospettiva di un “mondo solare possibile”, con i suoi riflessi non solo tecnologici, ma soprattutto sociali e organizzativi e come prospettiva di civiltà in sintonia finalmente con la valorizzazione dei beni comuni, il lavoro e la giustizia sociale, non più scindibile da quella ambientale.

Cercare il sole. Dopo Fukushima, di Mario Agostinelli, Roberto Meregalli, Pierattilio Tronconi, edito da Ediesse, giugno 2010, prefazione di Riccardo Petrella, introduzione di Enrico Panini, 328 pagine, 20,00 euro.

Ediesse: www.ediesseonline.it



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