Censis: presentato il dossier sulla spesa farmaceutica regionale

Pubblicato il 24 settembre 2002

L’abolizione del ticket realizzato il 1° gennaio 2001 ha provocato un effetto-bolla diffuso su tutto il territorio nazionale con incrementi molto consistenti nella spesa a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Nei primi mesi del 2002, dopo la reintroduzione del ticket in alcune Regioni, si è registrato un rallentamento della spesa.

Nelle Regioni dove non sono stati introdotti il ticket o il delisting il rallentamento della dinamica di crescita è stato meno intenso, anche se, anche in questi contesti, la spesa si muove su ritmi lontani da quelli del 2001.

Tra le Regioni che hanno introdotto il ticket Liguria e Lazio hanno drasticamente rallentato la corsa della spesa pubblica passando rispettivamente da +35,2% e + 35,9% di incremento nel 2001 a -4,0%, -0,4% nei primi sette mesi del 2002.

Tra le Regioni che hanno reintrodotto il ticket, il Piemonte ha registrato -4,7% nel periodo gennaio-luglio 2002. Positive le performance della Toscana (+2% nei primi sette mesi del 2002 rispetto al +33,5% del 2001) e della Campania (da +27,5% nel 2001 a –1,1% nel 2002) che sono riuscite a riportare sostanzialmente sotto controllo la situazione della spesa, tanto da avere stabilizzato variazioni percentuali negative per gli ultimi mesi di maggio, giugno e luglio.

Dai dati emerge inoltre che, nei primi sette mesi del 2002, i cittadini hanno speso circa 129 milioni di euro per ticket e copayment, pari all’1,7% della spesa farmaceutica lorda.