Cartone ondulato: un imballaggio salubre ed economico

Pubblicato il 22 marzo 2013

Dal 1° aprile 2013 il Contributo Ambientale Conai (Cac) previsto per il recupero e il riciclo degli imballaggi cellulosici scenderà dagli attuali 10 euro a 6 euro a tonnellata. Si tratta della terza riduzione introdotta in poco più di un anno, che ha portato il contributo dai 22 euro di gennaio 2012 a 6 euro: ciò significa che le aziende che producono imballaggi cellulosici dovranno corrispondere complessivamente il 73% in meno rispetto all’anno precedente. Una vera e propria boccata di ossigeno anche per le imprese che hanno scelto di utilizzare il packaging di carta e cartone, che già si trovano a dover fronteggiare la difficile situazione economica dell’industria italiana.

Le riduzioni del 2012 hanno permesso agli utilizzatori di imballaggi cellulosici un risparmio di circa 30 milioni di euro, al quale nel corso di quest’anno se ne aggiungerà uno ulteriore di oltre 10 milioni: un risparmio economico che porterà benefici in tutta la filiera. Questi incentivi aiutano le aziende e contribuiscono anche a creare condizioni favorevoli al consolidamento dei buoni risultati di raccolta e riciclo di carta e cartone. L’Italia, infatti, ha pienamente raggiunto gli obiettivi di recupero e riciclo previsti dalla normativa europea: il nostro Paese si posiziona sopra la media del vecchio continente per ciò che riguarda il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, che lambisce quota 80%, un dato che raggiunge l’87,6% considerando anche il recupero energetico. Questo significa che, nella filiera carta e cartone, nove imballaggi su dieci sono recuperati e riciclati.

Il beneficio economico ottenuto dal sistema in seguito a questa nuova riduzione del Cac va quindi di pari passo con un beneficio anche dal punto di vista ambientale, che si traduce in un minor impatto e in risorse rinnovate per l’industria cartaria e della trasformazione. Lo sanno bene le aziende del GIFCO (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) che ogni anno producono oltre 3,5 milioni di tonnellate di imballaggi. Secondo i dati del Gruppo, infatti, la principale materia prima utilizzata per la produzione di packaging in cartone ondulato è proprio la carta riciclata. Nello specifico, i dati dicono che l’80% degli imballaggi di cartone ondulato prodotti in Italia è costituito da materiale proveniente dalla raccolta differenziata.

Per quanto riguarda invece la materia prima fibrosa vergine, essa è impiegata per questioni igieniche e di resistenza per esempio nel settore ortofrutticolo dalle aziende aderenti al Consorzio Bestack (organismo nato nel 2004 all’interno di GIFCO, che riunisce a livello nazionale i produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta) questa materia proviene da foreste certificate, dove vengono piantati più alberi di quelli tagliati, con doppio beneficio per l’ambiente.



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