Busquin sollecita il Consiglio ‘Industria’ a non tagliare gli aiuti di Stato alla ricerca

Pubblicato il 23 novembre 2001

Durante una riunione informativa sullo sviluppo sostenibile nell’industria chimica, che si è svolta presso il parco scientifico Solvay a Bruxelles il 20 novembre, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha colto l’occasione per sollecitare i ministri europei dell’Industria a fare un’eccezione per la ricerca, quando dovranno decidere la riduzione degli aiuti di Stato destinati al settore privato.

Intervistato dal Notiziario Cordis in merito alla valorizzazione dei partenariati tra pubblico e privato come opportunità per allentare la pressione sullo Stato, Busquin ha convenuto che rappresentano una buona soluzione, soprattutto per la ricerca precompetitiva.

Il Commissario ha inoltre aggiunto che “i partenariati tra pubblico e privato possono concentrarsi su un interesse o su un problema generale”, aggiungendo che “offrono nuove soluzioni utili alla società per ridurre il consumo energetico e i costi. I nostri progetti di ricerca si rivolgono all’interesse comune”.

Busquin ha affermato che la Commissione deve svolgere un ruolo catalizzatore, “anche se il nostro contributo arriva solo a coronamento del sostegno finanziario fornito dalle imprese”, e ha aggiunto che auspicherebbe una sinergia in materia.

Inoltre, è stato sottolineato il valore delle grandi aziende che, spesso, ricevono meno attenzione rispetto alle piccole e medie imprese (Pmi) durante i dibattiti sulla ricerca finanziata dall’UE. Secondo il Commissario, “è ovvio che le Pmi sono importanti, ma lo sono altrettanto le grandi aziende, perché apportano le loro attività di ricerca. Non intendiamo ignorarle soprattutto nell’industria chimica, dove svolgono una funzione di guida”.