BTS Biogas: cresce la quota di mercato in Italia

Nonostante in Italia sia cambiata notevolmente la politica di incentivazione per il settore del biogas e il contesto economico sia complesso, BTS Biogas sta rafforzando il proprio posizionamento.

Pubblicato il 15 luglio 2014

Nel 2013 il settore del biogas ha subito cambiamenti radicali, soprattutto nel mercato italiano. Nonostante il contesto economico complesso però, BTS Biogas, azienda altoatesina con sede a Brunico, è riuscita comunque a rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento. Come dimostrano i risultati consolidati presentati dall’azienda, la crescita nell’ambito dei servizi di assistenza e le esportazioni sono state i fattori trainanti.

“In Italia è finita l’era del boom del biogas per la produzione di energia elettrica in loco”, ha commentato Michael Niederbacher, Ceo di BTS Biogas, guardando ai risultati finanziari dello scorso anno. “In particolare, è cambiata notevolmente la politica di incentivazione per il settore del biogas: gli incentivi hanno subito infatti una riduzione che varia dal 10 fino al 30%. Sono state introdotte inoltre misure più rigide e, tra le altre cose, è subentrato l’obbligo di iscrizione al registro ‘fonti rinnovabili’”.

Questi sono alcuni dei fattori che hanno concorso a una flessione del settore del biogas in Italia. Anche BTS Biogas ha inevitabilmente subito l’andamento del mercato italiano, il principale dell’azienda. “Nel 2013 abbiamo registrato un fatturato pari a 35 milioni di euro (2012: 75 milioni di euro). Nonostante questa diminuzione, siamo riusciti a mantenere stabile l’utile dell’azienda e a incrementare la nostra quota di mercato in Italia di oltre il 25%”, ha evidenziato Niederbacher. “Da questa fase di consolidamento ne usciremo certamente rafforzati, soprattutto perché finanziariamente abbiamo basi estremamente solide”.

Pilastri importanti per BTS Biogas nel 2013 sono stati l’area dei servizi e l’export: “Attualmente abbiamo 100 contratti di assistenza e 50 contratti full-service attivi, che prevedono l’assistenza sia biologica sia tecnica degli impianti. Questo settore ha contribuito per circa un terzo al fatturato totale registrato nel 2013. Inoltre, abbiamo dato una spinta importante al processo di crescita all’estero e consolidato il nostro posizionamento internazionale attraverso la creazione di società affiliate in Francia, Inghilterra e Giappone e grazie a collaborazioni e investimenti in Estremo Oriente e in altre parti del mondo”.

Guardando al futuro, Niederbacher nei prossimi anni si aspetta per BTS Biogas un tasso di crescita a due cifre, soprattutto considerati i segnali di un nuovo boom nel settore del biogas.

Il futuro delle energie rinnovabili sta nel biometano, la componente energetica del biogas, che può essere immesso nella rete del gas naturale o utilizzato per autotrazione. Quello del biometano sembra davvero essere un mercato con un grande potenziale. Tracciando uno scenario prudente, si prevede che BTS Biogas supererà il volume di affari di 100 milioni di euro al più tardi entro il 2018. Uno dei fattori trainanti dell’azienda continua a essere la posizione di punta nel campo dell’innovazione per il settore del biogas, da sempre elemento distintivo di BTS Biogas. I mercati chiave per l’espansione del biometano sono, secondo Niederbacher, Italia, Germania, Francia e Inghilterra. In Estremo Oriente invece, in particolare in Giappone, il biogas per la produzione di energia elettrica continua ad avere un ruolo di primaria importanza, soprattutto a causa del disastro nucleare di Fukushima.

 

BTS Biogas: http://www.bts-biogas.com



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