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APRILE 2013
In tal senso l’Agenzia internazionale dell’energia (International
Energy Agency, IEA) ha definito una strategia per i prossimi
due decenni, grazie all’implementazione decisa di nuove
tecnologie. Secondo questa strategia, più della metà dei
risparmi proverrebbe dalla realizzazione di misure di efficienza
energetica, mentre un quinto deriverebbe dall’aumento della
generazione di energia da fonti rinnovabili.
Adattare il sistema di fornitura dell’energia elettrica è una
mossa fondamentale principalmente per due ragioni: la
generazione di energia elettrica rappresenta la più grande
percentuale di emissioni di CO2 antropogeniche ed è pari
al 40% delle emissioni globali di CO2 riconducibili alla
produzione di energia e, in secondo luogo, il tasso di crescita
dei consumi di energia elettrica è quasi il doppio rispetto
all’aumento del consumo energetico generale, quindi ridurre
le emissioni generate dalla produzione di energia è sempre
più urgente. Inoltre, come evidenziato dallo studio dell’IEA,
migliorare l’effi cienza energetica rappresenta il mezzo
più importante per porre un limite al consumo energetico
primario.
PER IL FUTURO
L’obiettivo principale delle reti del futuro resta quindi uno
sfruttamentopiùefficientedell’energia,conl’implementazione
di tecnologie orientate al risparmio energetico in ogni fase,
dalla produzione, alla trasmissione e distribuzione all’utente
finale (cliente) in ambito industriale, commerciale, terziario e
domestico. Oltre alla riduzione dei consumi, la smart grid del
futuro dovrà essere in grado di ridurre i livelli di picco della
domanda, tramite una ripartizione dei consumi più efficiente
nell’arco della giornata.
In questo modo sarebbe possibile limitare la quantità di
risorse mantenute in stand-by per
garantire livelli di consumo massimi
e fare in modo che gli impianti
siano sufficientemente fl essibili da
poter gestire variazioni repentine
nell’erogazione di energia tramite
un portafoglio sempre più esteso di
centrali basate su fonti rinnovabili.
Un sistema di questo tipo richiede
cambiamenti sostanziali a livello di
gestione degli approvvigionamenti e
della domanda.
L’energia elettrica è probabilmente
la materia prima più deperibile
in commercio: infatti deve essere
consumata non appena prodotta,
ma deve anche essere prodotta nel
momento in cui è richiesta. Oggi la
domanda sfugge in gran parte a ogni
controllo: gli impianti aumentano
la produzione all’aumentare della
domanda (ad esempio quando le
persone tornano a casa di sera e
accendono le luci, cucinano, guardano
la televisione ecc…) e riducono i ritmi produttivi quando la
domanda cala. In una smart grid la domanda viene gestita
in modo più attivo e dinamico, consentendo agli operatori
di bilanciarla meglio con l’approvvigionamento. A tale scopo,
gli utenti finali dell’energia devono poter contare su sistemi
di monitoraggio e controllo in tempo reale che offrano
informazioni dettagliate sulle modalità e tempi di utilizzo e
indichino come contribuire attivamente alla riduzione dei
picchi di domanda. Una comunicazione in tempo reale tra
Speciale
SPS
Una Smart Grid può livellare i picchi di domanda, riducendo i costi e le emissioni
Fonte: www.freerangestock.com
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