Lo studio delle pressioni in
gioco permette di raggiungere
obiettivi di risparmio energetico
e consente una riduzione
delle rotture delle tubazioni,
sollecitate in misura minore
dall’abbattimento della pressione,
e quindi una diminuzione degli
interventi di riparazione, con
conseguente riduzione dei costi
di conduzione e manutenzione.
Al termine degli interventi
di riparazione, la
distrettualizzazione della rete
permette evidentemente il
monitoraggio nel tempo e quindi
l’immediata rilevazione di nuove
perdite.
Caso studio
Il seguente caso studio illustra
l’applicazione di un approccio
ALC che, partendo dai risultati
dei monitoraggi effettuati durante
la conduzione e la manutenzione
programmata degli impianti
di acquedotto nell’ambito del
Sistema di Gestione per la
Qualità di UniAcque (gestore del
SII della Provincia di Bergamo),
ha portato alla realizzazione
di una campagna di ricerca
perdite ed alla realizzazione di
specifici interventi sulla rete di
un piccolo comune della pianura
bergamasca.
Rete di distribuzione e
bilancio idrico iniziale
La rete di acquedotto
oggetto del caso studio,
che si snoda per circa
25
km e può essere
suddivisa in quattro aree
distinte che costituiscono
i distretti (Figura 1), è
alimentata esclusivamente
da un fornitore all’ingrosso
attraverso un unico punto di
immissione (nodo A).
La rete comunale è stata
acquisita nel 2010 e, al
termine dello stesso anno,
si è constatato che il volume
di acqua acquistato per
i fabbisogni del paese
(
popolazione di 3.200
residenti) era di circa 665.000
m
3
/
anno, pari a una portata
media di 21,1 L/s con una
pressione di esercizio di 4,4
bar. Stimando la dotazione
idrica media pari a 260 L/
abxg (il Dpcm 4/3/96 fissa
una dotazione minima di
150
L/abxg ma il DCR della
Lombardia del 15/1/02 n.
VII/402 stabilisce invece una
dotazione di 260 L/abxg, più
in linea con i dati Istat che per
il 2008 mostrano un consumo
medio nelle regioni del nord-
ovest di circa
Figura 1 – Schema della rete idrica con distretti e punti di misura.
Figura 2 – Andamento della portata durante lo step test.
Figura 3 – Andamento delle portate al nodo A pre e post interventi di riparazione.
Figura 4 – Andamento della pressione a valle dell’idrovalvola installata sul nodo A.
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n.8 novembre 2012