30
n.8 novembre 2012
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waste, 1989.
(
Figura 1). Il suo profilo è comunque simile a
quello degli altri indicatori calcolati, con solo
qualche differenza rispetto all’eutrofizzazione.
Dall’esame dei suddetti indicatori sono
emersi interessanti risultati, che hanno
evidenziato l’influenza di alcuni fattori,
quali il comportamento del consumatore
e le distanze in gioco, sulle prestazioni
energetiche ed ambientali degli scenari
analizzati. In particolare, per condizioni tipiche
di lavaggio in lavastoviglie dei contenitori,
l’utilizzo dell’acqua di rete direttamente dal
rubinetto, oltre a ridurre la produzione di
rifiuti, è effettivamente risultata l’alternativa
migliore rispetto a tutti gli indicatori
considerati. Questo indipendentemente
dall’origine sotterranea o superficiale
dell’acqua, e anche nel caso in cui essa
venga sottoposta ad ulteriori trattamenti di
affinamento a livello domestico. Lo stesso
vale anche nel caso in cui l’acqua sia
prelevata da fontanelli pubblici e trasportata
da parte del consumatore senza utilizzare
un’auto. In caso contrario, prestazioni
confrontabili con quelle associate all’uso di
acqua confezionata in bottiglie a rendere
in PET, trasportata ai distributori locali
lungo brevi distanze (40 – 50 km), possono
essere ottenute solo se l’auto è utilizzata per
percorrere una distanza complessiva inferiore
ai 2 km circa. Proprio lo scenario che prevede
l’utilizzo di acqua confezionata in bottiglie a
rendere in PET risulta, infatti, il migliore fra
quelli che prevedono il consumo di acqua
confezionata, se le bottiglie sono trasportate
ai distributori locali lungo la stessa distanza
degli altri scenari o, chiaramente, inferiore.
L’unica eccezione riguarda l’indicatore di
eutrofizzazione che, per distanze medie (300
km), è confrontabile con l’indicatore relativo
all’utilizzo di acqua confezionata in bottiglie
monouso in PET vergine o riciclato per il
50%,
pur rimanendo migliore per distanze
brevi. L’utilizzo di acqua confezionata in
bottiglie a rendere in vetro è risultato invece
preferibile all’utilizzo di acqua confezionata
in bottiglie monouso, solo se gli impianti di
imbottigliamento sono separati dai distributori
locali o dai rivenditori da distanze inferiori a
circa 150 km (ad eccezione dell’indicatore
di eutrofizzazione, che rimane sempre
leggermente peggiore).
In conclusione, il Life Cycle Thinking si è
quindi rivelato fondamentale per valutare
correttamente le conseguenze energetiche
e ambientali associate alle attività di
prevenzione analizzate, consentendo di
andare oltre la semplice riduzione della
produzione di rifiuti, la quale, da sola, non
permette di raggiungere automaticamente
una maggiore sostenibilità ambientale.
CHIMEKO
EKOSERVICE
Coerentemente con la sua ‘mission’ di offrire
ad aziende, enti pubblici e privati una gestione
integrale dei propri rifiuti e/o prodotti di scarto,
il Gruppo Ekoholding, con la propria società
Chimeko Ekoservice
,
ha messo a punto
un’innovazione commerciale, Ekonet +, che oltre
ad offrire un servizio personalizzato di raccolta/
smaltimento dei rifiuti industriali, garantisce una
completa assistenza burocratico/fiscale.
Il Gruppo Ekoholding opera nel settore ambientale
attraverso un pool di aziende controllate,
regolarmente autorizzate dagli enti pubblici
preposti, che svolgono attività di raccolta, trasporto,
trattamento e smaltimento di rifiuti speciali e non,
sia solidi, sia liquidi, di origine prevalentemente
industriale, oltre alla produzione e vendita di
prodotti destinati al mercato delle materie prime
seconde.
Il Gruppo è dotato di strutture e tecnologie
d’avanguardia ed è in grado di proporsi ai propri
clienti quale interlocutore unico per tutto ciò che
riguarda le problematiche ambientali ed ecologiche,
offrendo servizi e soluzioni integrate.
EURVEN
Incentivare la raccolta differenziata e
generare utili è possibile con Greeny.
Basta creare dei punti di raccolta presso
scuole, ospedali, farmacie, piscine, parchi
pubblici e luoghi ad alta frequentazione.
Oltre all’educazione degli utenti si
ottengono benefici economici grazie
alla riduzione dei costi di raccolta e
alla vendita dei materiali recuperati.
È una procedura già attiva nei paesi
ecologicamente più evoluti.
Greeny può essere altresì utilizzato come
info-point, internet point, stazione wi-fi,
distributore di biglietti e card.
Greeny è il primo Eco Divide Compactor
sviluppato da
Eurven
che differenzia
e separa automaticamente, riduce il
volume e tritura i rifiuti. Inoltre produce
un notevole risparmio di energia, riduce le
emissioni nell’aria di CO
2
e crea un forte
RASSEGNA
RIFIUTI