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n.6 maggio 2012
TAVOLA
ROTONDA
Techniques. “I vantaggi energetici sono documentati. In Italia
invece l’inverter si usa maggiormente sulle pompe di solleva-
mento e sul compressore d’ossigenazione. Quindi ci adattiamo
proponendo prevalentemente soluzioni per il trattamento se-
condario. Ciò non toglie che siamo in grado di offrire soluzioni
per il sollevamento, la grigliatura e la gestione delle pompe dei
fanghi, fra trattamento primario e secondario”.
Diamo qualche numero: quali sono i risparmi concreti che
offrite ai committenti?
“Con l’innovativa tecnologia LEAPmbr, i nostri clienti possono
contare su una riduzione dei costi energetici del 30%, rispetto
al sistema MBR precedente di GE” spiega Alessandro Monti. “I
miglioramenti di questa tecnologia annoverano anche la ridu-
zione del 20% dell’ingombro fisico con vantaggi nei costi di co-
struzione e installazione, e minori costi di consumo di sostanze
chimiche per eventuali lavaggi, nonché una riduzione del 50%
degli interventi di controllo e delle attrezzature per l’aerazione
della membrana. Inoltre GE Energy, potendo contare su un’of-
ferta completa è in grado di fornire ai clienti anche soluzioni
integrate per la produzione di energia e il trattamento delle ac-
que, attraverso ad esempio motori a gas ad alta efficienza che
sfruttano il biogas prodotto negli impianti di trattamento delle ac-
que reflue, favorendo una riduzione dei costi energetici”.
Per Endress+Hauser “si tratta di risparmi legati al minore uti-
lizzo dei compressori per le fasi di ossidazione/nitrificazione:
tipicamente possiamo parlare di un ROI inferiore ai 3 anni per
depuratori da 30.000AE. Con l’automazione della defosfatazione
arriviamo a risparmi del flocculante del 7-12% con un ROI che
dipende dal flocculante usato”.
“Control Techniques è in grado di proporre pacchetti completi
misura, controllo, regolazione per diverse applicazioni” spiega
Paolo Norse. “Quelli più ricorrenti risultano essere le stazioni di
sollevamento acque potabili, le pompe di rilancio specialmente
nei sistemi tra diversi comprensori idrici e le pompe sommerse
dei pozzi.
Su tutte queste applicazioni siamo in grado di valutare e do-
cumentare il risparmio energetico ottenibile e definire i tempi
d’ammortamento dell’investimento. Nel trattamento acque reflue
invece la regolazione delle soffianti d’ossigenazione resta la pro-
posta dove siamo più chiamati a fornire sia i servizi prettamente
di valutazione tecnica, che le valutazioni di risparmio e di ritorno
dell’investimento”.
Gli impianti di trattamento sono in molti casi una compo-
nente di reti idriche piuttosto complesse che comprendono
tutto il ciclo di vita dell’acqua. Quanto conta l’integrazione
con i sistemi di controllo e supervisione?
“Non si misura non si può regolare” sottolinea Paolo Norse di
Control Techniques. “Poter interagire da remoto con inverter o
dispositivi di regolazione significa spese di gestione notevol-
mente inferiori. Questo è un aspetto ormai ineludibile della totale
efficienza di un impianto. In questo senso le soluzioni Control
Techniques sono aperte all’integrazione con tutte le modalità
possibili, dal semplice Modbus RTU al ricorrente Ethernet pas-
sando dai protocolli classici per il processo e l’automazione.
Potendo eseguire sui nostri drive anche funzioni logiche com-
plesse, possiamo ben immaginare il grado di libertà e semplicità
sviluppabile in un sistema equipaggiato con i nostri azionamenti
e che non solo permette un facile telecontrollo, ma anche l’am-
pliamento alla frontiera più attuale del teleservice. Un segnale di
quanto sia interessante questo mercato lo offre proprio il gruppo
Emerson con l’acquisto della Bristol (Scada, Remote Operation
Controllers e strumentazione da campo), chiaro segnale delle ten-
denze di mercato”.
“I sistemi di controllo e supervisione dei processi di trattamento
dell’acqua sono gli strumenti più importanti per garantire aumento
dell’efficienza di trattamento unito a costi di gestione sempre più
bassi” spiega Giancarlo Giacomini. “Il motto di Endress+Hauser:
dalla misura affidabile dei parametri di processo nasce la consape-
volezza di come sta andando il processo stesso. La consapevolez-
za è la base per iniziare un viaggio volto all’ottimizzazione ottenibi-
le grazie all’ausilio del sistema di supervisione e automazione del
processo globale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alessandro Monti di GE Ener-
gy: “L’integrazione con i sistemi di controllo e supervisione è un
aspetto molto importante del ciclo idrico per poter ottimizzare l’in-
tero processo. Oltre a interventi sui sistemi di sollevamento delle
fognature o su quelli di pompaggio all’interno delle condotte idriche,
l’adozione di sistemi di controllo sofisticati e sensori consente di
mettere a punto accorgimenti nelle varie fasi di trattamento degli
impianti per ridurre i consumi energetici”.
Conclude Emilio D’Alessio, UniAcque: “L’acqua derivante dalle fonti
di approvvigionamento gestite da UniAcque è di qualità tale da non
necessitare di impianti di potabilizzazione complessi; vengono al
più utilizzati filtri a sabbie o a carboni attivi, per i quali, data la loro
semplicità, non necessitano al momento di sistemi di supervisione
automatici. Impianti e reti sono comunque controllati attraverso un
complesso sistema di telecontrollo che permette di monitorare co-
stantemente i parametri ritenuti necessari”.