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n.6 maggio 2012
Una sostanza inquinante
immessa in atmosfera da una
sorgente in un dato punto a un
dato istante e con determinate
modalità di emissione, per
effetto di fenomeni quali il
trasporto per azione del vento
o la dispersione per effetto dei
moti turbolenti dei bassi strati
dell’atmosfera, si distribuisce
nell’ambiente, diluendosi in un
volume di aria di dimensioni
variabili in funzione delle
condizioni atmosferiche presenti.
L’inquinamento atmosferico
così generato è funzione, oltre
che dei fenomeni che hanno
luogo durante il trasporto delle
sostanze in atmosfera e delle
condizioni atmosferiche, anche
delle caratteristiche emissive
delle sorgenti di inquinanti in
atmosfera.
Le sostanze inquinanti
derivano principalmente da
sorgenti emissive quali il
traffico, il riscaldamento che
utilizza combustibili fossili e le
emissioni da sorgenti industriali.
Nel seguito ci si limiterà ad
analizzare le metodologie di
monitoraggio e controllo delle
emissioni generate da sorgenti
industriali, che sono funzionali
inoltre anche al controllo delle
condizioni operative di un
impianto.
Sorgenti industriali e parametri
monitorati
Le emissioni totali di un
complesso o di un’unità
sono costituite oltre che dalle
emissioni convogliate, anche da
quelle diffuse e fuggitive.
Per emissioni convogliate si
intendono le emissioni generate
da ogni tipo di condotto; le
emissioni fuggitive sono invece
risultanti da una perdita graduale
di tenuta di una parte delle
apparecchiature designate a
contenere un fluido (gassoso
o liquido); mentre le emissioni
diffuse derivano da un contatto
diretto di sostanze volatili o
polveri leggere con l’ambiente.
Si può parlare quindi di sorgenti
di emissione localizzate e
distribuite.
Una sorgente è definita
localizzata quando per essa è
possibile definirne esattamente
la collocazione spaziale,
mentre è definita distribuita
una sorgente che per sua
caratteristica intrinseca necessita
di un trattamento statistico per
la sua stima. Tipicamente le
emissioni di origine industriale
sono localizzate (camini),
ma va valutato se la loro
localizzazione e la conseguente
quantificazione dell’emissione
per singola sorgente risponda
a criteri di economicità della
caratterizzazione relativamente
alla sua importanza.
La scelta dei parametri da
monitorare per ciascuna
tipologia di sorgente dipende dai
processi produttivi, dalle materie
prime e dai prodotti chimici
usati nell’impianto. In generale,
il monitoraggio deve fornire
informazioni sulle emissioni e
sulle loro variazioni nel tempo.
Parametri soggetti a
monitoraggio
Concentrazioni
Si riferiscono ai principali
inquinanti emessi da ciascuna
sorgente, vengono espresse
come massa per unità di volume
(mg/m
3
) o volume per unità di
volume (es. ppm), sono definite
in un tempo medio, valore
orario o giornaliero, permettono
il controllo del corretto
funzionamento di un processo o
di una tecnologia di abbattimento
allo scarico.
Portate La scelta del periodo
di tempo di definizione delle
portate è legata al tipo di impatto
dell’emissione sull’ambiente: un
intervallo di tempo breve (es.
kg/h) è scelto per esprimere
un carico inquinante di breve
periodo ad esempio per
emissioni da processi in continuo
e per valutazione dell’impatto di
emissioni che richiedono uno
stretto controllo; un intervallo
di tempo lungo (kg/a) è invece
scelto nel caso di carico
inquinante di lungo periodo per
esempio per rapporti periodici
sullo stato dell’ambiente. Unità
di misura specifiche e fattori
di emissione possono basarsi
sull’unità di prodotto (kg/t di
prodotto) e quindi essere usate
per comparare processi differenti
tra loro, consentendo di valutare
anche i trend.
Oppure possono basarsi
sull’unità di input (per esempio
g/GJ) ed essere usate
specialmente per processi
di combustione indipendenti
dalle dimensioni del processo;
possono anche essere usate per
valutare l’efficienza dell’impianto
di abbattimento (per esempio
bilancio di massa g (in)/g(out)).
Unità di misura relative all’effetto
termico espresse come
temperatura (per esempio
°C) per valutare ad esempio
l’efficienza di combustione di un
inceneritore. Altre unità di misura
relative al valore di emissione
espresse come velocità (per
Figura 1 - NO
x
- confronto tra dati monitorati a camino e misure di qualità dell’aria da centraline
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