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n.5 marzo 2012
SOLUZIONI
ANALITICHE
Gli impianti di imbottigliamento devono
garantire alle aziende produttrici di bevande,
acqua e vini la capacità di fornire un prodotto
finito che sia esente da contaminazioni
microbiologiche e garantisca una shelf-
life estesa. Le operazioni di detersione e
disinfezione delle linee e dei contenitori
ricoprono, in quest’ottica, un ruolo
fondamentale. Gli agenti più comunemente
usati per la disinfezione delle bottiglie, dei
contenitori e delle linee di imbottigliamento
sono: acqua a 95 °C, vapore, acido peracetico
(PAA) e ozono. L’uso del vapore e dell’acqua
calda sono largamente diffusi, soprattutto nel
settore enologico, per la loro facilità di impiego
e per l’assenza di residui a fine trattamento,
però causano umidità ambientale favorendo
lo sviluppo di muffe e possono determinare,
nel lungo periodo, una maggiore usura delle
guarnizioni e delle tenute.
L’acido peracetico è molto utilizzato come
sanitizzante a freddo, è infatti dotato di
un elevato potere biocida. Alle normali
concentrazioni di impiego non presenta azione
corrosiva nei confronti dei materiali impiegati
nella costruzione delle attrezzature. L’utilizzo
di PAA richiede un successivo risciacquo delle
bottiglie per evitare la presenza di residui
nell’acqua o nelle bevande successivamente
imbottigliate. L’ozono disciolto in acqua è un
ossidante molto efficace per la disinfezione
di recipienti, attrezzature e bottiglie.
Richiede tempi di contatto limitati e non è
particolarmente aggressivo nelle condizioni di
impiego. Anche in questo caso è richiesto il
successivo risciacquo.
Qualunque sia il disinfettante che si impiega,
è essenziale mantenerne sotto controllo la
concentrazione nell’acqua di lavaggio (una
concentrazione insufficiente non garantisce la
disinfezione, una concentrazione eccessiva
può portare a retrogusti indesiderati
specialmente nelle bottiglie di plastica).
Le sostanze ossidanti quali ipoclorito, biossido
di cloro, acido peracetico, vengono utilizzate
in più fasi della lavorazione di verdura e frutta:
- nelle acque di trasporto dei prodotti, per
contenere la quantità di microrganismi
sulla superficie del prodotto e per ridurre di
conseguenza la contaminazione dell’impianto;
- nelle acque di lavaggio, per garantire una
buona riduzione dei microrganismi sui prodotti;
- nella preparazione dei contenitori per succhi
di frutta e conserve varie, che devono essere
sterilizzati prima del riempimento. Una fase
fondamentale della sterilizzazione è il lavaggio
con acqua addizionata di disinfettante, alla
quale segue poi il risciacquo con acqua
sterile al fine di portare la concentrazione di
QUALITÀ
E OTTIMIZZAZIONE
delle acque di processo
*CLR Srl
Sia negli impianti per imbottigliamento, sia in
quelli di lavaggio di verdura e frutta, l’analisi
dei disinfettanti ha un ruolo fondamentale. Le
soluzioni offerte da CLR rispondono a due requisiti
fondamentali per l’analizzatore: elevata specificità
per il disinfettante in uso e ridotte necessità di
manutenzione
Lidia Gilardoni*