Page 18 - Energie & Ambiente n. 5

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n.5 marzo 2012
L’efficienza energetica rappresenta uno dei modi più efficaci
per promuovere un’economia compatibile con le risorse del
pianeta, ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di altri
inquinanti, rafforzare l’indipendenza energetica e migliorare
la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Per questo,
l’Unione Europea, che fin dagli anni Ottanta ha promosso po-
litiche e programmi comunitari per l’uso razionale dell’energia
e l’efficientamento dei processi, si è posta come obiettivo per
il 2020 il risparmio del 20% del proprio consumo di energia
primaria rispetto alle previsioni (*) e questo obiettivo è sta-
to definito nella comunicazione della Commissione “Energia
2020” come una tappa fondamentale per il conseguimento de-
gli obiettivi dell’UE a lungo termine, in materia di energia e di
clima.
Nonostante i progressi notevoli realizzati finora, il consegui-
mento del target del 20% di risparmio di energia primaria ri-
spetto al tendenziale è considerato fortemente a rischio; il
trend finora registrato infatti porterà solo al 10% del rispar-
mio rispetto ai consumi del 1990. Nel 2011 la Commissione ha
quindi elaborato un nuovo Piano globale di efficienza energe-
tica che intende dare seguito in modo coerente e continuativo
ad azioni e iniziative già previste nel precedente Piano d’Azio-
ne per l’Efficienza Energetica del 2007.
Un approccio in due fasi
La Commissione propone un approccio in due fasi per la fis-
sazione degli obiettivi. Nell’ambito della prima fase, gli Stati
membri stanno stabilendo obiettivi e programmi nazionali di ef-
ficienza energetica (vedi Box relativo all’Italia). Questi obiettivi
indicativi e gli sforzi dei singoli Stati membri saranno esaminati
per valutare la probabilità di conseguire l’obiettivo generale
dell’UE e la misura in cui i singoli sforzi rispondono all’obiettivo
comune. La Commissione sosterrà gli Stati membri e offrirà
loro strumenti per l’elaborazione dei programmi di efficienza
energetica, la cui attuazione sorveglierà da vicino tramite il
quadro legislativo riveduto e nel contesto del nuovo quadro
previsto dalla strategia “Europa 2020”. Nel 2013 la Commis-
sione fornirà una valutazione dei risultati ottenuti e stabilirà
se i programmi, considerati complessivamente, realizzeranno
l’obiettivo europeo del 20%. Se il riesame del 2013 indiche-
rà scarse probabilità di realizzazione dell’obiettivo generale
dell’UE, la Commissione avvierà la seconda fase proponendo
obiettivi nazionali giuridicamente vincolanti per il 2020. Come
nel caso delle energie rinnovabili, sarebbe allora necessario
tener conto dei punti di partenza dei singoli Stati membri, della
loro prestazione economica e delle misure adottate in uno sta-
dio precoce nel settore.
(*) Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo dell’8/9 marzo 2007. Questo obiettivo si traduce in un risparmio di 368 milioni di
tonnellate di equivalente petrolio (Mtep) di energia primaria (consumo interno lordo detratti gli impieghi non energetici) entro il 2020 a fronte
del consumo previsto per quell’anno di 1842 Mtep. Tale obiettivo è stato riconfermato dal Consiglio europeo del giugno 2010.
SEMPRE
PIÙ EFFICIEN
TI
L’energia che costa meno è quella
che non consumiamo
a cura di Antonella Rampichini
Per salvaguardare
la competitività, ridurre
le emissioni di CO
2
e garantire la sicurezza
degli approvvigionamenti
energetici, nel 2011
la Commissione europea
ha proposto un nuovo
pacchetto di misure
intese a migliorare
l’efficienza energetica
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