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ATTUALITÀ
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n.4 novembre 2011
Lo scorso 9 giugno, in occasione della presentazione collettiva
delle lettere credenziali di sei ambasciatori straordinari e ple-
nipotenziari presso la Santa Sede, il Papa Benedetto XVI ha
pronunciato un discorso importante passato, purtroppo, quasi
inosservato [1].
Il Papa ha ricordato che Dio ha affidato all’uomo la buona ge-
stione della natura e che “l’ecologia umana è una necessità
imperativa”, perciò “adottare in ogni circostanza un modo di
vivere rispettoso dell’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfrut-
tamento di energie adeguate che salvaguardino il patrimonio
del creato e non comportino pericolo per l’uomo devono essere
priorità politiche ed economiche”.
Naturalmente, non era la prima volta che il Magistero si occu-
pava dell’ambiente e della sua tutela.
Già nel 1986, il predecessore dell’attuale Pontefice, riferendo-
si al noto passo della Genesi (1, 28) che dice: “Siate fecondi
e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui
pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente
che striscia sulla terra” precisava che “soggiogare” non signifi-
ca affatto “devastare”.
Cosa ti rende ottimista e perché?
Se William Calvin, neuropsicologo presso la University of Wa-
shington a Seattle e autore del libro How Brains Think: Evol-
ving Intelligence, Then and Now (1996), ha ascoltato le severe
ammonizioni degli ultimi Papi, può darsi sia rimasto soddisfat-
to. Infatti, quando all’inizio del 2007 John Brockman, curato-
re del forum scientifico Edge, si rivolse a lui e ad altri illustri
scienziati, scrittori, filosofi e artisti chiedendo “What are you
optimistic about and why?”, Calvin e altri non disdegnarono di
affrontare le questioni del clima e dell’energia, fonte general-
mente di preoccupazione più che di ottimismo. Calvin rispose,
tra l’altro: “Penso che sia possibile che i leader dei principali
gruppi religiosi vedranno presto il cambiamento climatico come
un serio fallimento delle istituzioni.
E, dopo aver visto il nostro attuale utilizzo dei combustibili fos-
sili come un’imposizione profondamente immorale sugli altri
e sulle generazioni future, i loro argomenti vinceranno sulle
obiezioni economiche”.
La risposta completa di Calvin è riportata nel libro che lo stes-
so Brockman pubblicò nel corso dello stesso anno e che fu
tradotto da Il Saggiatore con il titolo “153 ragioni per essere
ottimisti” (2010).
Può essere utile rileggerlo oggi, anche per verificare la fonda-
tezza delle ragioni addotte dai protagonisti. Secondo Calvin
quelle obiezioni economiche erano fatte di discorsi-infiniti-per
prendere-tempo e gli argomenti morali avrebbero prevalso
come quando finì la schiavitù del XIX secolo.
La parola agli esperti
Nella lettera apostolica Ecclesia in America, del 1999, Giovanni
Paolo II rincarò la dose rispetto al discorso del 1986 e scrisse:
“Quanti abusi e danni ecologici anche in molte regioni america-
ECOLOGIA UMANA
Una necessità imperativa
Marco Taddia*
“Il Signore Dio
prese l’uomo
e lo pose nel giardino
di Eden, perché lo coltivasse
e lo custodisse.” Gen 2,15
*Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”, Bologna