Bosch Rexroth punta su persone e digitalizzazione per centrare l’obiettivo della sostenibilità

Pubblicato il 10 luglio 2023

Avendo chiuso il 2022 con un fatturato cresciuto rispetto all’anno precedente, Bosch Rexroth Italia guarda con grande e motivato ottimismo al futuro. Lo fa basandosi su un approccio storicamente consolidato: fornire ai clienti, indipendentemente dal loro mercato di riferimento, soluzioni tecnologiche capaci di rendere il processo produttivo più connesso, sostenibile ed efficiente, così da renderli ancora più competitivi.

We move industries to make our planet a better place” non è solamente un claim accattivante, è anche e soprattutto il manifesto di intenti adottato da Bosch Rexroth per raccontare sinteticamente la missione che si è prefissata e le modalità, lo stile, con cui la persegue. “Sviluppiamo e creiamo tecnologie di azionamento e controllo, soluzioni, servizi o software che si muovono in senso fisico – racconta Ugo Caratti, VP Finance & Administration Bosch Rexroth South Europe – serviamo clienti che producono, automatizzano o utilizzano macchinari e attrezzature mobili e industriali, e accompagniamo il loro lavoro sempre avendo come sestante un rispettoso approccio verso l’ambiente, consapevoli della responsabilità che tutti, indistintamente, abbiamo il dovere di assumerci per consegnare alle generazioni future un mondo migliore”.

La sostenibilità, perseguita anche attraverso la combinazione tra elettronica e oleodinamica al fine di introdurre nuove tecnologie capaci di garantire maggior efficienza energetica in settori altamente energivori, è d’altro canto uno dei tre pilastri su cui poggia l’idea di Industria 4.0 che Bosch Rexroth porta avanti. Una prospettiva che si regge su altri due cardini: persone e digitalizzazione, concetti che le imprese devono sposare per affrontare le sfide che l’evoluzione industriale pone loro di fronte. Il primo termine è da intendersi come la volontà di porre l’uomo nella condizione di prestare la propria opera unicamente in circostanze nelle quali il suo ruolo generi un valore aggiunto alla dinamica generale della fabbrica, e ciò grazie a una relazione “felice” tra essere umano e macchina, tra operatore e mondo digitale.



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