Bayer: il punto sulle nuove applicazioni dei nanotubi di carbonio

Pubblicato il 9 gennaio 2007

Finora i costi di sintesi dei nanotubi di carbonio (CNT) superavano significativamente i 1.000 euro per chilogrammo, con un’incostante qualità del prodotto. Tuttavia, il procedimento di produzione sviluppato da Bayer Technology Services permette la produzione di Baytubes con una purezza costante del materiale superiore al 95%, con costi enormemente ridotti. Bayer MaterialScience ha in funzione inoltre un impianto pilota per la produzione di Baytubes, con una capacità annua di 30 tonnellate, ma è pianificato un impianto su scala industriale con una capacità annua di 3.000 tonnellate.

Un’altra area chiave di coinvolgimento di Bayer è costituita dalle attività di ricerca ad ampio raggio della società, legate all’uso sicuro e responsabile dei nanomateriali. Ciò coinvolge aspetti che comprendono l’impegno aziendale in numerose iniziative, come il progetto “NanoCare”. Questo progetto di ricerca, supportato dal Ministero Tedesco per la Pubblica Istruzione e la Ricerca (BMBF), riunisce il know-how di 13 aziende, università e strutture di ricerca. Queste lavoreranno insieme per sviluppare metodiche di misurazione e test, generalmente accettate, per analizzare i problemi di sicurezza legati ai nanomateriali. Bayer è anche coinvolta in numerosi gruppi di lavoro, organizzati dall’Associazione Tedesca delle Industrie Chimiche (VCI) e nel gruppo di lavoro per “Produzione e Uso Responsabili dei nanomateriali” della Società Tedesca per l’Ingegneria Chimica e le Biotecnologie (DECHEMA).