Austep: biogas dalla frazione umida

Biogas da Forsu: al via il primo impianto Austep negli Stati Uniti. Produzione di energia elettrica da rifiuti organici nel Nord Carolina

Pubblicato il 23 aprile 2015

Dal 1995 Austep si posiziona come azienda protagonista nella progettazione e realizzazione di impianti di biogas e biometano, di depurazione e di trattamento acque, utili per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Negli anni l’azienda si è specializzata nel trattamento di differenti tipologie di matrici, aumentando la propria importanza nel trattamento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani.

Il mercato statunitense e alcuni suoi territori, nello specifico l’area di Charlotte, nella Carolina del Nord, producono quantità di rifiuti organici particolarmente interessanti. Ed è proprio dagli scarti alimentari che verrà prodotta l’energia elettrica utile per alimentare 3.000 case del Comune di Charlotte, nel Nord Carolina.

L’impianto biogas alimentato da Forsu, avrà una potenza di 5,2 MW e prevede una gestione di 117.932 tonnellate di rifiuti all’anno. Considerando la portata degli scarti è stato necessario valutare la fase di pretrattamento prevedendo l’impiego di 4 Tornado – biospremitrice sviluppata da Austep – come parti integranti dell’impianto. L’inizio dei lavori è partito il 23 marzo.

“Buccia di banana. È questo, in sostanza, l’esempio più tipico di ciò che viene definito rifiuto organico. Un impianto biogas alimentato da rifiuti (Forsu) e da scarti alimentari è in grado di produrre energia elettrica e termica; quello che normalmente avviene in 6 mesi, noi lo concentriamo in 30 giorni”, commenta Alessandro Massone, Ceo di Austep. “Mi spiego: i rifiuti o gli scarti alimentari vengono depositati all’interno della Tornado che fa quello che fa un tornado, crea un vortice che separa il materiale leggero dato dalle plastiche dalla componente organica più pesante che viene prima ripulito ulteriormente dalle sabbie e sassi e poi inviato nei digestori per produrre biogas da digestione anaerobica. In pratica”, prosegue Massone, “invece di scaricare i rifiuti in una discarica, inizia un processo di fermentazione naturale che trasformerà i rifiuti in materiale organico il cui residuo potrà essere utilizzato anche come fertilizzante. Nello specifico”, conclude Massone, “l’impianto nasce con l’obiettivo di produrre energia elettrica per le 3.000 case del Comune di Charlotte. Un progetto apparentemente ambizioso, ma realizzabile concretamente. Il mercato americano ha dimostrato di saper riconoscere l’importanza e il valore del progetto, confermando particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e Austep è parte attiva di questo progetto”.



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