Anie/Gifi favorevole a una rapida soluzione sui dazi

Una procedura anti-dumping impatta fortemente sulle aziende del fotovoltaico. L’ipotesi di retroattività dei dazi sui moduli fotovoltaici ha già portato al fallimento di molte aziende nella supply chain del settore.

Pubblicato il 6 agosto 2013

Il settore fotovoltaico italiano nella sua breve storia, ha sperimentato più volte quanto possano essere penalizzanti i cambi normativi repentini e non pianificati. Anie/Gifi lo ha rilevato con i vari conti energia che hanno causato violenti deprezzamenti dei magazzini, impossibilità di pianificare investimenti anche a medio termine, scadenze impossibili per consegne o ultimazioni lavori e relative penali. Questi “stop and go” sono insostenibili ed estremamente rischiosi per qualsiasi azienda.

Una procedura anti-dumping causa dinamiche molto impattanti. Lo scenario di retroattività dei dazi sui moduli fotovoltaici che si ipotizzava a marzo 2013 ha rappresentato un rischio molto grande. Questo ha congelato e in molti casi portato al fallimento le attività di moltissime aziende nella supply chain del fotovoltaico, oggetti di tali forniture (distributori, EPC, installatori ecc.).

Anie/Gifi auspica per il fotovoltaico e per le altre rinnovabili un percorso saggio e virtuoso che conduca alla grid parity in maniera sostenibile. Si augura, inoltre, che sia la disputa sulle importazioni di polisilicio sia quelle sui moduli e vetro vengano risolte con accordi amichevoli nell’interesse non solo del settore fotovoltaico ma anche di altri comparti industriali. Infatti, le diverse indagini anti-dumping avviate in Cina, quale quella sul silicio e sul vino, sono state una reazione alla disputa sui moduli fotovoltaici. Pertanto la soluzione negoziale a quest’ultima dovrebbe rappresentare una buona premessa per risolvere le altre questioni.

 

Anie: http://www.anie.it

Gifi: http://www.gifi-fv.it



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