Air Liquide recapita al Cern il più grande dispositivo criogenico del mondo

Pubblicato il 12 dicembre 2006

Dopo aver installato e testato gli ultimi elementi a fine ottobre 2006, Air Liquide ha consegnato la proprietà dell’intero sistema di fornitura di elio liquido LHC al Cern, completando così un programma di lavoro della durata di 22 mesi.

La dimensione eccezionale di tale sistema criogenico e i livelli di performance attesi fanno di questo progetto una vera a propria sfida tecnologica. Il sistema di distribuzione criogenico di oltre 800 mila litri di elio è a forma circolare con una circonferenza di 27 km, posizionato in un tunnel a circa 100 metri nel sottosuolo. Tale sistema criogenico permette di alimentare con elio superfluido a una temperatura di -271 °C (1,9 K), i 1.700 magneti superconduttivi che fanno parte dell’acceleratore di particelle LHC.

Perché queste temperature estreme? Tali magneti producono un campo magnetico intenso, in grado di tenere i due fasci di particelle nel circuito circolare e assicurare la loro collisione. I materiali dei magneti dell’acceleratore di particelle presentano le loro proprietà superconduttive a una temperatura non inferiore ai -264 °C. Il raffreddamento dell’elio a -271 °C permette di ottimizzare le performance e la stabilità dei magneti. L’elio superfluido è l’unico fluido al mondo che può essere raffreddato a una temperatura così bassa.

Affrontando tale sfida tecnologica, industriale e umana, Air Liquide ha fornito la maggior parte dei sistemi di distribuzione, oltre ai gas (elio liquido, argon liquido e azoto) e ha sviluppato una competenza unica in termini di servizio, soprattutto per assicurare la manutenzione e garantire l’integrità del sistema. Il Cern, infatti, non può permettere che l’acceleratore di particelle si fermi inaspettatamente, anche per un solo giorno. La costruzione di tale sistema, unico al mondo, richiede 3 mila elementi, realizzati in Francia, Italia, Spagna e Portogallo con una precisione misurata in decimi di millimetri.