Acque reflue purificate convertite in teleraffredamento
Tranter ha fornito a E.ON due scambiatori di calore a piastre ispezionabili GXD-205 per eseguire gli scambi tra le acque reflue purificate e l'acqua del teleraffredamento.
Dalla metà degli anni Ottanta, la società E.ON con sede a Örebro ha adottato una politica incentrata sul riutilizzo di acque reflue purificate. Le acque reflue sono trasferite da una stazione di pompaggio situata a Skebäck fino alle pompe di calore presso l’impianto CHP di Åbyverket, in cui il calore viene recuperato dalle acque reflue ripulite. Una volta completata l’operazione, le acque reflue ora raffreddate sono pompate indietro passando per Skebäck e rilasciate nel fiume Svartån che confluisce nel lago Hjälmaren.
Nel 1998, la società E.ON ha iniziato anche a fornire il teleraffreddamento per l’ospedale universitario di Örebro, il consiglio della contea di Örebro e la società Mondi che si occupa di forniture di carta e imballi a livello internazionale. Dal momento che è necessario purificare le acque reflue che, per definizione, non sono pulite, E.ON ha dovuto investire in passato una grande quantità di tempo e risorse in loco per pulire gli scambiatori di calore dei propri clienti. È risultato evidente che questa operazione comportasse un costo superfluo per i clienti e per lo stesso fornitore.
Così, nel 2009, quando E.ON si è aggiudicata l’incarico di fornire il teleraffredamento a Örebro, si è deciso di costruire una stazione con scambiatori di calore dedicata, accanto alla stazione di pompaggio di Skebäck. Lo scambio delle acque reflue avviene ora tramite un sistema ad acqua pulita, con la successiva distribuzione delle acque nell’impianto di Åbyverket e l’invio a clienti per il teleraffredamento.
Tranter ha fornito due scambiatori di calore a piastre ispezionabili GXD-205 per eseguire gli scambi tra le acque reflue purificate e l’acqua del teleraffredamento. L’emissione totale è pari a 18 MW (9 MW per scambiatore di calore). Gli scambiatori di calore a piastre di Tranter sono ideali per applicazioni in cui le differenze di temperatura risultano minime.
Per questa particolare applicazione, gli scambiatori sono stati progettati con una caduta di pressione pari a 1 bar. La relativa caduta di alta pressione mantiene un’elevata velocità e un alto livello di sforzo tangenziale all’interno del canale, riducendo così le operazioni di manutenzione necessarie (fattore importante per le acque reflue).
Il teleraffreddamento offre numerosi vantaggi. Ad esempio, garantisce un utilizzo ancora più efficiente dell’elettricità rispetto ai processi di refrigerazione convenzionali che avvengono localmente in più siti. Oltre a evitare i costi di investimento necessari per i processi di refrigerazione convenzionale, il teleraffreddamento garantisce anche, in termini finanziari, un’offerta di prezzi stabile e costante nel corso del tempo.
Tuttavia, il vantaggio forse più importante è costituito dal rispetto per l’ambiente. Le emissioni non controllate di refrigeranti provenienti da diversi sistemi termici di piccole dimensioni contribuiscono notevolmente all’assottigliamento dello strato di ozono. Se si considera invece l’ambiente interno alle proprietà, il teleraffreddamento è un sistema silenzioso e decisamente poco ingombrante.
Tranter: www.tranter.com
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