Acqua: una gestione efficiente può portare 17 miliardi di euro di benefici

Pubblicato il 23 febbraio 2011

Investimenti e innovazioni nella gestione dell’acqua in agricoltura potrebbero portare all’Italia benefici complessivi tra i 9,7 e i 17,3 miliardi di euro in trent’anni. Una cifra enorme. In pratica, quasi come il deficit della bilancia commerciale italiana (19,2 miliardi) accumulato nei primi nove mesi del 2010.

La stima, che varia in funzione di diversi scenari di applicazione degli interventi prospettati, è di Althesys, società di ricerca e consulenza, ed è contenuta nello studio “Le politiche di gestione dell’acqua in agricoltura”. L’evento ha portato per la prima volta allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati, dall’agricoltura agli usi civili: Istituzioni, Federutility, Anbi, Coldiretti e industria. L’analisi valuta gli effetti di politiche efficienti e innovative della gestione dell’acqua in agricoltura da un punto di vista economico, ambientale e sociale. Le valutazioni sono condotte in un’ottica di sistema che considera la collettività e l’ambiente, andando oltre il bilancio della singola azienda agricola. L’acqua è un fattore cruciale per la competitività dell’agricoltura italiana, dato che le produzioni irrigue costituiscono l’80% delle esportazioni.

La ricerca è stata sviluppata tramite l’analisi di casi di eccellenza in quattro aree: i metodi irrigui (l’irrigazione a goccia - in alcuni casi il metodo più efficiente - e la microaspersione rispetto all’aspersione), modelli gestionali (servizi informativi di supporto agli agricoltori), nuove tecnologie (sistemi di consegna automatizzati) e reti di adduzione e distribuzione (sostituzione di canali a cielo aperto con condotte e riparazione di quelle esistenti).

Sulla base delle best practice raccolte, lo studio formula ipotesi di policy utili al miglioramento della gestione idrica. Per esempio, il solo risparmio idrico ottenuto grazie a supporti informativi forniti dai Consorzi di bonifica avrebbe un valore fino a 3,2 miliardi di euro mentre la sostituzione dei canali a cielo aperto, diffusi nell’agricoltura italiana e caratterizzati da perdite per evaporazione e infiltrazione, che tuttavia portano anche effetti positivi per l’ambiente, porterebbe benefici stimabili tra i 4 e gli 8,1 miliardi.

Partner del progetto sono: Acquedotto Pugliese, Anbi, Asaja, Borealis, Camera dei Deputati, Coldiretti, Federutility, Irritec & Siplast, Movimento difesa del cittadino, Nestlè, Regione Lombardia, Ritmo e Sab. Media partner: e-gazette.it

Althesys: www.althesys.com



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