Eaton e bilanciamento della rete: l’accumulo di energia può fare la differenza in un sistema energetico decentralizzato
Grazie al sistema xStorage Buildings, gli edifici pubblici diventano “prosumer”: la scuola di Tvedestrand, ad esempio, gestisce fino a 680.000 kWh in uscita all’anno provenienti dall’impianto solare

Con la decarbonizzazione delle economie, l’accumulo dell’energia diventerà sempre più importante per contribuire a bilanciare la fornitura e la domanda nelle reti nazionali. Il funzionamento di un sistema energetico decentralizzato dipende dal bilanciamento di flussi intermittenti e variabili: in tale contesto, gli edifici in grado di generare e gestire la propria energia rinnovabile proveniente da risorse quali impianti solari ricopriranno quindi un ruolo di rilievo.
Molte città di medie e grandi dimensioni in tutta Europa stanno valutando come trasformare edifici quali scuole e ospedali in efficaci “prosumer” energetici (ovvero produttori e consumatori di energia allo stesso tempo), al fine di aiutare a bilanciare la rete nel modo corretto. Eaton, con il suo sistema xStorage Buildings, supporta proprio questo tipo di logica, dimostrando l’efficacia di un sistema per l’accumulo dell’energia negli edifici pubblici.
Tra i più recenti casi di successo, la scuola superiore di Tvedestrand in Norvegia, aperta nel 2020 e dotata di un impianto solare di 4.400 metri quadrati che copre quasi l’intera superficie del tetto dell’edificio. Costruita con materiali sostenibili, la struttura include anche una serie di funzionalità per il risparmio energetico.
In tale contesto, il sistema intelligente e digitalizzato di Eaton per l’accumulo dell’energia contribuisce alla strategia energetica della scuola, gestendo fino a 680.000 kWh in uscita all’anno provenienti dall’impianto solare. L’energia proveniente dalla rete viene quindi sostituita con quella generata dai pannelli solari, così da mitigare i picchi di consumo durante la giornata scolastica.
Quando non viene prodotta sufficiente energia solare, il sistema attinge all’energia della rete nei periodi in cui la domanda è più bassa – spesso durante la notte – e la accumula per poi utilizzarla quando necessario: in questo modo, la scuola registra considerevoli risparmi in termini economici, in quanto l’energia raccolta al di fuori dei picchi di domanda è la più economica. Al contrario, quando la produzione di energia solare è elevata, la scuola conserva quella in eccesso nel sistema xStorage per poi venderla alla rete.
Il ruolo di questo tipo di sistema nel bilanciamento della rete è evidente. Come qualsiasi produttore, quando la scuola dispone di energia in eccesso, desidera venderla; allo stesso modo, gli operatori di rete sono sempre più spesso intenzionati a comprare energia dai prosumer, soprattutto nei periodi di picco, in quanto l’elettrificazione sta portando a un importante incremento della domanda (si pensi, ad esempio, alla quantità crescente di veicoli elettrici presenti sulle strade di tutta Europa).
Con l’accelerazione del ritmo dell’elettrificazione e della decarbonizzazione, la maggior parte dei Paesi sta valutando come gestire le fonti di energia distribuita nel modo più efficace possibile (ad esempio grazie agli impianti solari).
“Eaton è stata scelta come fornitore poiché in grado di offrire una soluzione con batterie rigenerate. Tale decisione è stata guidata da aspetti tecnici e ambientali: stiamo usando Tvedestrand come campione per l’implementazione e lo sfruttamento futuro di batterie”, ha dichiarato Jarl B Pedersen, del comune della contea di Agder.
“Questo progetto dimostra come un edificio pubblico, come una scuola, possa aggiungere capacità ai mercati della flessibilità energetica, far risparmiare sulle bollette dell’energia ed essere più sostenibile, unendo la generazione locale di energia rinnovabile alla tecnologia per l’accumulo dell’energia”, ha concluso Paolo Tagliabue, Segment Marketing Manager divisione Energy Storage, Eaton Italia.
Fonte foto apertura Pixabay_akitada31
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