ABS – Acciaierie Bertoli Safau: produrre acciaio in maniera sostenibile

Quello siderurgico è sicuramente uno dei settori produttivi in cui la problematica dell’impatto ambientale si è fatta sentire negli anni in maniera più evidente. Questo anche a causa di alcune cattive gestioni della sicurezza interna e delle emissioni nocive sul territorio, che sono arrivate ad occupare le prime pagine dei giornali. Non mancano però gli esempi di segno opposto, come nel caso di ABS – Acciaierie Bertoli Safau, azienda specializzata nella produzione di acciai speciali di eccezionale qualità con sede a Pozzuolo del Friuli (UD), che negli ultimi anni ha messo in piedi un piano di sostenibilità che rappresenta un caso di eccellenza per il settore siderurgico.
“Per qualcuno essere green è una moda, per qualcun altro è un’opportunità di business. Per noi di ABS essere green è semplicemente parte del nostro DNA”, spiega Carla de Colle, Presidente ABS. “Il mondo dell’acciaio è generalmente visto come inquinante e pericoloso: noi vogliamo sovvertire questo paradigma. In questi anni abbiamo investito oltre 50 milioni di euro per far sì che tutti gli impianti possano garantire i più elevati standard ambientali e di sicurezza; rispettando, e in molti casi anche anticipando, le prescrizioni delle più severe normative nazionali e internazionali. Un impegno che si dimostra coi fatti, con progetti concreti e ingenti investimenti per la salute, la sicurezza, l’ambiente e il futuro del nostro territorio”.
Il processo produttivo ABS è sostenibile a partire dalla materia prima: l’azienda infatti realizza acciai pregiati a partire dal riciclo di rottami metallici provenienti da demolizioni, carpenterie o altre attività industriali che producono trucioli o scarti metallici. ABS utilizza solo rottame altamente selezionato e rispondente ai dettami della NFA (Norme Fabbricazione Acciaieria). Tutta la materia prima in entrata viene accuratamente analizzata e controllata – anche dal punto di vista della radioattività – con l’utilizzo di tecnologie di nuova generazione.
Negli ultimi anni, ABS ha realizzato investimenti significativi per abbattere le emissioni in atmosfera, per ridurre il fabbisogno energetico, per ottimizzare il prelievo idrico, per recuperare in modo utile e produttivo gli scarti di lavorazione, per migliorare l’impatto sul territorio circostante.
Investimenti che hanno visto già nel breve termine numerosi risultati significativi. Negli ultimi due anni infatti l’azienda ha registrato una riduzione del 27% dei consumi idrici per ora lavorata, una riduzione del 14% del consumo energetico e circa 40.000 quote di CO2 risparmiate.
Sul fronte della riduzione delle emissioni in atmosfera, ABS ha messo in campo un “Piano di riduzione delle emissioni diffuse” – approvato dagli Enti di riferimento – e sta sviluppando in collaborazione con il Politecnico di Milano un nuovo progetto che permetterà di ottenere un’ulteriore riduzione delle emissioni, in linea con le Best Available Techniques.
Grande attenzione viene rivolta anche alla gestione dei rifiuti industriali, spingendo al massimo il riutilizzo e il recupero. Delle 60.000 tonnellate di rifiuti prodotte ogni anno, solo 10.000 finiscono in discarica, mentre le restanti 50.000 – corrispondenti ad oltre l’80% dei rifiuti prodotti – sono destinate al recupero e al riutilizzo.
Il progetto di crescita sostenibile di ABS non vuol dire solo salvaguardia dell’ambiente, ma anche gestione responsabile dei rapporti con le persone e con il territorio, come spiega il presidente De Colle: “Essere sostenibili per noi vuol dire anche dare attenzione massima alle persone: per questo abbiamo sviluppato numerose attività di welfare aziendale e un innovativo sistema di sicurezza, che ci ha portato a ridurre il numero e la gravità degli infortuni. La nostra attenzione si rivolge anche a coloro che vivono vicino ad ABS: vogliamo che il nostro territorio ci percepisca non come un pericolo ma come una grande opportunità di sviluppo e benessere per tutta la collettività”.
Il progetto di sostenibilità di ABS non rimane però confinato all’interno dello stabilimento, ma va a coinvolgere anche tutto il territorio circostante. Nel 2007 è iniziata la creazione del Bosco ABS, un’area verde di oltre 13 ettari, con oltre 10.000 piante, completamente a disposizione della collettività. A partire dal 2010 sono state realizzate delle colline di mitigazione attorno agli stabilimenti produttivi, che hanno permesso non solo un miglioramento sul piano paesaggistico ma anche l’abbattimento di oltre 2 decibel delle emissioni sonore.
Per raccontare al meglio la filosofia ABS, è stato recentemente realizzato “Acciaio bene sostenibile”, un album ricco di immagini e di numeri che racconta in modo semplice ma puntuale l’impegno quotidiano dell’azienda nella sostenibilità a 360 gradi.
Per i prossimi anni la direzione rimarrà la stessa, e l’azienda ha già messo in piedi un piano di sviluppo che ancora una volta mette al centro la sostenibilità. “Per restare competitivi in un mercato globale sempre più complesso e dinamico bisogna investire”, spiega Alessandro Trivillin, Amministratore Delegato ABS. “Per questo motivo, abbiamo sviluppato un piano di investimenti quinquennale che ci porterà a impegnare circa 350 milioni di euro. Un investimento fondamentale sarà l’implementazione e la messa a regime della rotoforgia, un impianto di ultima generazione che permetterà un ulteriore miglioramento qualitativo del prodotto e maggiore efficienza produttiva. Un focus particolare sarà riservato al miglioramento della gamma di prodotti, con l’obiettivo di rafforzare la posizione di punta nel settore degli acciai speciali, puntando a offrire un prodotto a ‘difetti zero’. Il tutto senza tralasciare tutti quegli interventi che, negli anni futuri, ci permetteranno di impattare sempre meno sull’ambiente e sul territorio”.
ABS – Acciaierie Bertoli Safau: http://www.absacciai.it
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