ABB-Università di Bergamo: formazione e ricerca

ABB e l’Università di Bergamo aprono laboratori di ricerca dell’azienda agli studenti dell’Ateneo e l’istituzione di borse di studio. L’Università offrirà ai dipendenti ABB spazi di aggiornamento professionale di alto profilo.

Pubblicato il 18 maggio 2015

ABB e Università di Bergamo hanno siglato un accordo di collaborazione strategica, che prevede una partecipazione dell’azienda nella formazione di studenti e laureati particolarmente qualificati, attraverso lo svolgimento dei corsi di laurea e dottorato attivati presso l’Università anche con l’istituzione di borse di studio a beneficio degli studenti.

ABB inoltre contribuirà allo svolgimento di studi e ricerche volti all’innovazione tecnologica nei campi di propria competenza e al mantenimento di un elevato livello culturale dei propri operatori favorendone l’aggiornamento professionale attraverso collaborazioni con corsi e strutture dell’Università. Da parte sua l’Università favorirà iniziative tendenti a migliorare e completare la formazione accademica e professionale degli studenti, anche mediante la sperimentazione di nuove modalità didattiche e lo svolgimento di attività integrative ospitate nei laboratori di ricerca di ABB, tra cui tesi e progetti di laurea, esercitazioni di progetto e laboratorio, organizzazione di visite di studenti singoli e in gruppi, oltre a promuovere incontri specifici presso l’Università e collaborazioni in attività di ricerca per innovazioni tecnologiche di interesse per l’azienda.

“Questo accordo permetterà ad ABB di collaborare con l’Università di Bergamo in modo stabile, inquadrando i singoli progetti di ricerca in una prospettiva a lungo termine. Tale continuità è la miglior premessa per un buon rapporto tra l’industria e il mondo accademico”, ha dichiarato Matteo Marini, Presidente di ABB Italia, che ha sottoscritto l’accordo con l’Università di Bergamo insieme a Stefano Paleari, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, che ha dichiarato: “Vogliamo sempre più fornire alle nostre studentesse e ai nostri studenti una formazione qualificata, dove l’esperienza sul campo è essenziale al curriculum di studi. Siamo grati ad ABB di questa disponibilità e siamo certi che la collaborazione sarà fruttuosa per entrambi”.

Diverse le aree principali di collaborazione tra ABB e Università di Bergamo.

Verrà sperimentato da ABB un nuovo metodo per l’innovazione di prodotto, ideato e proposto dal gruppo di Ricerca della professoressa Caterina Rizzi e coordinato dal professore Davide Russo. Tale progetto ha alternato negli anni numerosi corsi di formazione specifici ed interventi di innovazione e problem solving sui diversi prodotti ABB di bassa e media tensione (interruttori, contattori e quadri). Una recente applicazione di questo metodo sui contattori di media tensione è stato presentato al product group 2014 della divisione Power Products di ABB, da qui un nuovo contratto per replicare il metodo su altri prodotti di media tensione ed iniziative di rilievo internazionale per diffondere globalmente in ABB le pratiche sperimentate con successo in Italia. In parallelo Russo ha coordinato un progetto sullo sviluppo di una metodologia innovativa per la gestione del rischio, scaturito poi in tesi specialistiche e un contratto di ricerca biennale legato al programma Dote ricerca applicata finanziato dalla Regione Lombardia. Infine, BiGFLO, spinoff dell’Università di Bergamo, collabora con ABB mettendo a disposizione strumenti e metodi per la ricerca di conoscenza finalizzati alla competitive intelligence ed il decision making aziendale.

Una seconda area della collaborazione riguarda ingegneria e gestione del service a supporto del ciclo di vita dei prodotti e delle soluzioni industriali di ABB, a cura del gruppo di ricerca universitario Cels coordinato dal professore Sergio Cavalieri; progetto selezionato nel 2012 da ABB Corporate Research all’interno di una call mondiale lanciata dall’azienda per individuare centri di ricerca universitari di eccellenza con cui avviare attività di ricerca di lungo periodo. Ad oggi il progetto ha coinvolto diversi studenti con progetti di laurea presso le sedi italiane e tedesche di ABB. Nel 2014 l’azienda ha inoltre finanziato una borsa di studio di dottorato parte del PhD program in “Economics and Management of Technology” dell’Università di Bergamo.

Questa collaborazione si realizza sul solco di altre collaborazioni analoghe che ABB ha attivato con altri importanti atenei italiani, da Milano (Sda Bocconi, Politecnico) a Genova (ingegneria), Cassino (ingegneria industriale), Padova, Pavia e Trento. Tra il 2011 e il 2014 ABB Italia ha attivato 31 progetti di Ricerca e Sviluppo con atenei italiani,134 stage e dottorati presso le proprie sedi e ha incontrato studenti in oltre 60 eventi in tutto il Paese assegnando 6 borse di studio su progetti innovativi di efficienza energetica. Nel 2014 ABB ha aderito alla costituzione di alcuni Its (Istituti Tecnici Superiori) a Milano, Bergamo, Genova e Savona finalizzati alla formazione di giovani diplomati per la specializzazione in campo meccatronico, Tlc ed efficienza energetica. L’apertura ai giovani si riflette anche nei dati di ingresso in azienda: nel 2014 la percentuale di neo-diplomati e neo-laureati entrati in ABB Italia è stata del 50%. A questo si aggiunge l’impegno per l’innovazione tradotto nel 2014 in un investimento pari al 3,2% annuo del fatturato in attività di R&D ed un numero record di 39 brevetti depositati.



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