ABB, 25 anni di età e 150 di storia
Dalla fusione tra due gruppi storici - Asea e BBC - nasceva nel 1988 fa il colosso elvetico ABB
Venticinque anni fa, nel 1988, dalla fusione tra due gruppi storici - lo svedese Asea, fondato nel 1883, e lo svizzero BBC (Brown, Boveri & Cie), nato nel 1891 - nasceva ABB. La Asea Brown Boveri, con 170.000 dipendenti e un fatturato annuo di 14 miliardi di franchi, era un vero e proprio gigante tecnologico. Di BBC faceva parte, per una precedente acquisizione, il Tecnomasio Italiano, la prima azienda elettromeccanica italiana le cui origini risalgono addirittura agli anni Sessanta del secolo diciannovesimo, ben 150 anni fa.
La fusione non fu facile, ma le aziende che si fondevano nel 1988 erano effettivamente complementari: BBC era ben impiantata in Europa e Medio Oriente, mentre Asea era forte in Nordamerica e in Estremo Oriente. I gruppi si completavano anche in fatto di competenze: l’industria dei robot per gli svedesi, l’elettronica di potenza per gli svizzeri.
I 25 anni di ABB sono stati caratterizzati da alcuni momenti difficili (il più grave fu la crisi legata al problema dell’amianto per i collaboratori della consociata Combustion Engineering, risolto nel 2006) e da tanti successi, che rendono oggi ABB uno dei principali player del mercato dell’automazione (per industrie caratterizzate da processi discreti e continui), dell’elettrotecnica e dell’energia a livello globale.
Oggi ABB impiega approssimativamente 145.000 persone nel mondo per un fatturato annuo che nel 2011 è stato di circa 38 miliardi di dollari.
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