A Udine la PFU Academy Ecopneus

Pubblicato il 30 marzo 2015

4.076 tonnellate di PFU (Pneumatici Fuori Uso) raccolte e recuperate in Friuli Venezia Giulia nel 2014 da Ecopneus, pari a circa 450.000 singoli pneumatici trasformati in gomma riciclata per campi da calcio, isolanti acustici, asfalti silenziosi e energia. Dati rilasciati durante la PFU Academy Ecopneus, workshop formativo sugli aspetti normativi e amministrativi della gestione dei Pneumatici Fuori Uso.

L’incontro si è tenuto nel Palazzo della Provincia di Udine con il Patrocinio e alla presenza del Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, e sono intervenuti l’Assessore Regionale ai lavori pubblici Maria Grazia Santoro, il Consigliere Provinciale Franco Lenarduzzi, Giovanni Corbetta di Ecopneus, la giurista ambientale Paola Ficco e il Vice Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.

Nel 2014 in Friuli Venezia Giulia, i volumi di PFU raccolti da Ecopneus equivalgono circa a tutti i pneumatici montati sulle auto della Provincia di Trieste. Prosegue in linea la raccolta di PFU anche nei primi due mesi del 2015, con 652 tonnellate.

Ecopneus è la società senza scopo di lucro che, con circa 250.000 tonnellate raccolte e recuperate ogni anno, è il principale responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia: grazie ad una rete di aziende partner su tutto il territorio nazionale ne gestisce raccolta, trasporto e trattamento finale. Se volessimo mettere tutti i PFU raccolti da Ecopneus in un solo anno uno accanto all’altro, formerebbero una striscia lunga due volte la distanza tra Udine e New York.

“La PFU Academy è un importante momento formativo e di confronto per Forze dell’Ordine, Enti locali e di controllo sulla gestione dei Pneumatici Fuori Uso”, ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale Ecopneus. “Se la nostra mission è rintracciare ogni PFU di nostra responsabilità generato dalla sostituzione con un pneumatico venduto regolarmente e garantirne il recupero, esistono pratiche illegali come la vendita in ‘nero’ che, a danno dell’ambiente e dell’economia del Paese, contrastano con l’azione virtuosa che oggi permette all’Italia di trattare correttamente il 100% dei Pneumatici Fuori Uso generati nei canali legali di vendita e installazione”.



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