A Roma la prima assemblea del Cemep: nasce l’associazione europea dei produttori di motori, inverter e Ups

Secondo le stime della neonata associazione, si otterrebbero un risparmio fino a 17,2 TWh annui di riduzione dei consumi elettrici e un giro d’affari di quasi 100 miliardi di euro per l’industria grazie ai motori elettrici, agli inverter e agli Ups ad alta efficienza.

Pubblicato il 19 novembre 2013

Si è tenuta a Roma l’Assemblea costitutiva del Cemep, l’Associazione Europea dei Costruttori di Macchine Elettriche e dell’Elettronica di Potenza. Nel corso dell’incontro, sono stati nominati i vertici, che vedono alla Presidenza Juergen Sander di VEM e in qualità di Segretario Generale Andrea Solzi, già Segretario di Anie Energia.

I tre capigruppo italiani presenti all’incontro vantano una lunga esperienza nei settori di competenza ed hanno fornito un importante contributo alla discussione. Si tratta di: Maurizio Russo, Presidente del Gruppo Motori (nonché Vice Presidente Anie Energia), Paolo Colombo, che presiederà il Gruppo Inverter (Presidente del Gruppo Azionamenti Elettrici di Anie Automazione), e Alberto Sciamè, Presidente del Gruppo Ups (Presidente dell’omonimo gruppo interno ad Anie Automazione).

L’evento è stato anche l’occasione per le aziende di Anie Energia e Anie Automazione per fare il punto su alcune tematiche alla base del rilancio della competitività dell’industria nazionale: innovazione tecnologica, efficienza energetica e sorveglianza del mercato.

Il regolamento 640/2009 della Commissione Europea che stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile per l’immissione sul mercato e per la messa in servizio dei motori elettrici, prescrive che dal 1° gennaio 2015 i motori con una potenza nominale compresa tra 7,5 e 375 kW devono soddisfare il livello di efficienza IE3 o, in alternativa, soddisfare il livello di efficienza IE2 ed essere dotati di un variatore di velocità.

Il consumo annuo di energia elettrica in Italia associato all’uso di motori elettrici nell’industria è stimabile in circa 120 TWh, pari a circa il 40% dell’intero fabbisogno elettrico italiano al 2011. Se tutti i motori elettrici installati a livello industriale appartenessero alla classe di efficienza IE3, si otterrebbe un risparmio annuo di energia elettrica di circa 7 TWh, con la sostituzione di circa 15 milioni di motori ed un giro complessivo corrispondente di 67,5 miliardi di euro.

Considerando le diverse applicazioni dei motori elettrici e l’attuale tasso di diffusione degli inverter, se tutti i motori elettrici per cui l’inverter risulta tecnicamente applicabile ne fossero effettivamente dotati, si otterrebbe un risparmio annuo di energia elettrica stimabile in circa 10,2 TWh, con l’adozione di circa 7 milioni di inverter ed un giro d’affari complessivo corrispondente di circa 27 miliardi di euro.

Per i vertici del Cemep l’industria italiana è da sempre all’avanguardia nella produzione di macchine elettriche, si è già adeguata in anticipo alle regole comunitarie e sta collaborando con le istituzioni affinché l’immissione nel mercato dei motori elettrici ad alta efficienza sia sufficientemente monitorata in modo da garantire gli standard individuati dal regolamento europeo. L’industria subisce la presenza sul mercato di prodotti non conformi alla normativa vigente, a danno della propria competitività. La sorveglianza del mercato e il rispetto delle regole costituirà quindi una priorità assoluta per la neonata associazione.

 

Anie Confindustria: http://www.anie.it

Anie Energia: http://www.anienergia.it

Anie Automazione: http://www.anieautomazione.it



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