Sostenibilità, il 2023 è un anno da incorniciare per iniziative e regolamentazioni

Pubblicato il 1 marzo 2024
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Nel corso del 2023, un’onda senza precedenti di innovazioni e regolamentazioni ha caratterizzato il panorama della sostenibilità. L’urgenza di transizioni verso pratiche più sostenibili ha assunto una priorità globale, spingendo governi, imprese e comunità a intraprendere azioni rivoluzionarie, con l’introduzione di regolamenti significativi a livello globale. Un elemento cardine di questa trasformazione è stata la Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea. Una direttiva che impone agli enti di interesse pubblico, tra cui grandi imprese e PMI quotate, di adottare una rendicontazione più dettagliata e stringente su aspetti ambientali, sociali e di governance. L’obiettivo principale è creare una maggiore trasparenza e responsabilità nelle pratiche aziendali, evidenziando l’impatto sociale e ambientale delle attività imprenditoriali.

TÜV Italia è al centro della promozione del progresso attraverso servizi di sostenibilità aziendale, collaborando strettamente con le aziende per raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di dipendenti, clienti e ambiente.

Il portafoglio completo di servizi genera fiducia nella sicurezza delle tecnologie sostenibili, contribuendo a rafforzare la credibilità di processi, prodotti e sistemi nei settori chiave come energia, nuova mobilità, edilizia sostenibile, infrastrutture, pratiche commerciali e molte altre categorie di prodotti.

Primiano De Rosa-Giglio, Environmental Sustainability Manager di TUV Italia afferma: “Nel corso del 2023 abbiamo assistito a significativi passi avanti nell’ambito della sostenibilità, con l’implementazione di importanti strumenti a livello europeo come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ed i relativi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) che mirano a garantire una rendicontazione di sostenibilità più trasparente. La Direttiva (UE) 2023/1791 sull’Efficienza Energetica ha giocato un ruolo centrale, promuovendo l’adozione di pratiche energetiche sostenibili a livello europeo. Questo, solo per citare alcuni degli sviluppi che si collocano all’interno del più ampio contesto del Green Deal europeo che mira ad obiettivi estremamente ambiziosi a livello comunitario. Tutto ciò evidenzia un sempre crescente impegno verso un futuro ambientalmente sostenibile e socialmente responsabile.”

Lo scorso anno, a livello internazionale, si è assistito a un rinnovato impegno nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione della sostenibilità. Un punto chiave è stata l’evoluzione degli accordi globali, incluso l’Accordo di Parigi, con i paesi che perseguono e superano gli obiettivi di sostenibilità. La Commissione Europea ha adottato gli Standard Europei di Rendicontazione sulla Sostenibilità (ESRS), un’iniziativa cruciale per uniformare i criteri di rendicontazione delle aziende, potenziando la solidità e la trasparenza dei contenuti.

Gli ESRS coprono tematiche che vanno dai cambiamenti climatici all’inquinamento, dalla biodiversità all’uso sostenibile delle risorse, affrontando anche questioni sociali. La CSRD introduce una rendicontazione obbligatoria, inizialmente per un gruppo di organizzazioni che crescerà nel tempo. Ciò amplia la responsabilità delle aziende, garantendo la trasparenza nell’esporre l’impatto ambientale e sociale delle loro attività. L’obbligatorietà inizierà nel 2025 per i report di sostenibilità relativi al 2024 per le organizzazioni quotate con oltre 500 dipendenti, estendendosi gradualmente ad aziende di dimensioni via via più contenute.

L’UE ha introdotto regolamenti significativi come il Regolamento sulla Progettazione Ecocompatibile e la Strategia per Prodotti Tessili Sostenibili e Circolari, mirando a ridurre l’impatto ambientale e promuovere pratiche sostenibili di consumo e produzione. La Strategia Tessile enfatizza la trasparenza, contrastando il greenwashing.

Una proposta chiave è la direttiva sulla Diligenza delle Imprese per la Sostenibilità, che protegge i diritti umani e integra la protezione ambientale nelle attività aziendali e nelle catene del valore, promuovendo l’integrazione della sostenibilità nelle decisioni aziendali.

Nel contesto delle soluzioni sostenibili, nel corso dello scorso anno, l’idrogeno ha acquisito un ruolo centrale nelle soluzioni sostenibili, emergendo come uno strumento chiave per raggiungere un futuro a impatto climatico zero. L’Europa si è concentrata sull’idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili senza emissioni di carbonio durante la produzione. Il Green Deal europeo ha sottolineato il ruolo cruciale dell’idrogeno nella decarbonizzazione di settori complessi, con investimenti mirati per creare un mercato efficiente e sostenibile, promuovendo l’innovazione e la riduzione dei costi nella produzione di idrogeno verde.

È evidente un incremento delle iniziative aziendali per ridurre l’impronta di carbonio, migliorare l’efficienza energetica e promuovere pratiche di lavoro etiche e sostenibili. La crescente attenzione di investitori e consumatori alla sostenibilità motiva ulteriormente le aziende ad adottare azioni concrete.

In conclusione, l’impatto delle nuove regolamentazioni ambientali sulla responsabilità sociale d’impresa è tangibile: le aziende rispondono alle sfide contemporanee con strategie più sostenibili e responsabili. Questo movimento globale verso una maggiore sostenibilità segna un progresso verso un futuro in cui la crescita economica, la tutela ambientale e il rispetto delle persone coesistono in armonia.



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