ApiFire: gli algoritmi di machine learning rivoluzionano le stufe a pellet
Tecnologia IoT e algoritmi di machine learning per una sempre più lieve foot-print dell’intero comparto e un’ottimizzazione dei consumi energetici da parte del singolo utente finale
Si tratta di un momento caldo per le scelte energetiche del nostro Paese, anche alla luce della recente crisi energetica. Oggi più che mai, ci si trova di fronte alla necessità di implementare nuove fonti alternative, che vadano a sostituire sistemi ormai obsoleti. Sempre maggiore attenzione assumono quindi le biomasse, come emerso nel corso di Progetto Fuoco, il più importante evento mondiale dedicato al riscaldamento, settore che in Italia vanta un giro d’affari di 4 miliardi di euro e 14 mila aziende.
Dati di Google Trends dimostrano un picco di ricerche verso sistemi di riscaldamento a legna e pellet registrato nel mese di marzo 2022, a testimonianza di un crescente interesse da parte degli italiani. Appare urgente però migliorare l’impronta ambientale che queste fonti generano. Una risposta puntuale in questo senso arriva da M31, azienda veneta con sede a Padova specializzata nella produzione di soluzioni phygital in grado di integrare i vantaggi della tecnologia digitale ai prodotti fisici. La proposta di M31 per affrontare la crisi energetica è ApiFire, un’innovazione capace di traghettare il mondo delle stufe sempre più in direzione dell’ecosostenibilità e del risparmio energetico. Se a oggi la stufa a pellet rappresenta un’alternativa concreta rispetto ad altri sistemi tradizionali di riscaldamento, la tecnologia IoT e gli algoritmi di machine learning di ApiFire arrivano per ottimizzare la filiera e rendere sempre più smart e vantaggioso il riscaldamento a biomasse.
“Oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante per ridurre l’impronta di carbonio delle stufe a pellet. Con l’intelligenza artificiale e gli algoritmi di machine learning, infatti, è possibile gestire il consumo del pellet e l’ottimizzazione della combustione, a beneficio non solo dei costi del riscaldamento ma anche dell’ambiente. Non solo: analizzando le abitudini dell’utilizzatore della stufa è infatti possibile suggerirgli lo specifico tipo di pellet che maggiormente si adatta alle sue necessità di riscaldamento, evitando quindi sprechi di risorse in base all’utilizzo ma anche all’ambiente in cui la stufa è inserita. Allo stesso modo, è possibile indicare un corretto orario di accensione e spegnimento che migliori le performance della stufa e minimizzi i consumi” racconta Alexa Berto, Artificial Intelligence Engineer di M31.
“Grazie agli algoritmi di machine learning sviluppati è possibile restituire una fotografia di quanto tempo la stufa impiega nel riscaldare uno specifico spazio e raffreddarsi, e di conseguenza in quale lasso temporale l’ambiente perde calore. Conoscere queste informazioni permette di utilizzare al meglio le risorse, spegnendo e accendendo a tempo debito la stufa, senza sprechi. Implementare sempre più la tecnologia intelligente ai sistemi di riscaldamento perciò permette un utilizzo più efficiente e meno dispersivo, amico non solo dell’ambiente ma anche delle finanze famigliari” aggiunge Alexa Berto.
ApiFire: un ecosistema integrato per una sostenibilità a lungo termine
È importante innovare il modo in cui si utilizza e si vive attualmente la stufa a pellet per garantire a questo mezzo delle prospettive future, rendendola sempre più una soluzione ecocompatibile e quindi al passo con le esigenze contemporanee.
Il sistema di ApiFire è stato progettato proprio per agire in questo senso, prevedendo in primis l’installazione di una nuova generazione di scheda elettronica IoT nella stufa che ne abilita il controllo da remoto e ne migliora le performance in tema di risparmio energetico e corretto utilizzo delle risorse. Questa componente capace di trasmettere le informazioni in cloud tramite Wi-Fi, attraverso un’app appositamente disegnata, permette all’utente non solo di controllare le prestazioni della stufa in qualsiasi momento, ma anche chiedere una puntuale assistenza da parte dei tecnici.
“Ogni aspetto della filiera va preso in considerazione, anche la manutenzione. L’appuntamento a casa può essere negoziato rapidamente attraverso l’app ma talvolta può non risultare necessario. I tecnici anch’essi muniti di un’app per la diagnostica a distanza, possono comprendere la causa del malfunzionamento della stufa e guidare direttamente il cliente nel suo sblocco. L’app permette al personale tecnico di vedere in tempo reale ogni anomalia proprio come se si trovasse fisicamente davanti alla macchina. Svolgere l’attività di manutenzione da remoto, oltre a portare vantaggi in termini di rapidità di risoluzione del problema, riduce anche l’impatto ambientale del singolo intervento, che moltiplicato per tutti gli interventi di manutenzione che ogni anno vengono svolti riduce di molto la foot-print di questa sezione della filiera” puntualizza Fabio d’Alessi Chief Operating Officer di M31.
Nella manutenzione è importante avere un quadro diagnostico completo, lo Status Dashboard di ApiFire per questa ragione dà modo al supporto tecnico di ricostruire gli eventi che hanno portato al guasto, riportando ogni allarme e parametro di funzionamento e permettendo quindi una risoluzione più tempestiva rispetto al passato.
“Il controllo tecnico da remoto e la generazione di report sul funzionamento garantisce anche interventi di manutenzione ordinaria, capaci di prevenire eventuali blocchi ancor prima che si manifestino, allungando quindi la vita della stufa. Questo rende ancora più green il comparto” aggiunge Fabio d’Alessi.
L’accesso a dati di qualità raccolti in un lasso di tempo significativo, relativi all’utilizzo reale e alle prestazioni delle stufe, permette non solo una manutenzione più efficiente ma anche una futura progettazione più consapevole di criticità e aree di miglioramento tecnico.
I dati vengono storicizzati in un sistema persistente a beneficio di tutti gli attori della filiera: i dati storici infatti possono essere visualizzati e analizzati da chi si occupa della manutenzione o proprio dell’evoluzione della progettazione.
I produttori possono quindi accedere a informazioni massive anonimizzate sul reale quotidiano uso da parte degli utenti, individuando attraverso pattern di dati eventuali anomalie o futuri probabili malfunzionamenti. In questo modo è possibile rimodulare la progettazione al fine di immettere sul mercato stufe non solo più aderenti alle esigenze, ma anche progettate per essere più durevoli.
ApiFire per questa ragione fornisce ai produttori una piattaforma web per il monitoraggio da remoto delle stufe e la comunicazione con i Centri di Assistenza Tecnica (CAT) per gli interventi di riparazione e sostituzione e dota gli stessi CAT di un’altra piattaforma appositamente studiata per la gestione dei loro interventi e della reportistica.
L’efficienza non solo della stufa ma anche di tutta la filiera è quindi completamente ottimizzata, a vantaggio della foot-print dell’intero comparto ma anche dei consumi energetici del singolo utente finale.
Contenuti correlati
-
Interventi agroambientali per promuovere pratiche a basso impatto ambientale
Regione Lombardia finanzierà con circa 11 milioni di euro, 1.053 aziende agricole che hanno presentato domanda per interventi agroambientali nell’ambito della PAC 2023-2027. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, dopo l’approvazione degli esiti...
-
Oltre la produttività: le aziende del futuro saranno sempre più integrate con l’ambiente e le comunità
Ripensare al processo di riqualificazione di un’azienda in un’ottica più sostenibile e integrata nel territorio che la ospita si presenta come una realtà sempre più possibile. Questo è quanto emerso da “La Fabbrica del Futuro. L’evoluzione dell’architettura...
-
Sostenibilità e valori ESG, Epson è nell’1% delle aziende Platinum per EcoVadis
Epson ha ricevuto da EcoVadis la classificazione “Platinum” per la sostenibilità. EcoVadis, l’organizzazione di rating riconosciuta a livello mondiale per la valutazione della sostenibilità, analizza oltre 220 categorie industriali e valuta più di 130.000 aziende in 180...
-
Data center più efficienti, porterebbero al taglio delle emissioni di CO2 corrispondenti a 4 milioni di auto in un solo anno
Il report di Atlantic Ventures “Improving Sustainability in Data Centers 2024”, commissionato da Nutanix, mostra come le architetture data center di nuova generazione, tra cui il cloud ibrido e l’infrastruttura iperconvergente (HCI), siano in grado di ridurre...
-
Sistema innovativo di accumulo dell’energia termica, a svilupparlo Magaldi Green Energy con tecnologia Schneider Electric
Magaldi Green Energy ha sviluppato l’innovativo sistema Magaldi Green Thermal Energy Storage (MGTES), un sistema per l’accumulo di energia termica ad alta temperatura, brevettato a livello mondiale e all’avanguardia, basato su un letto di sabbia fluidizzata. Caricato...
-
Economia circolare, Snam si affida al ricondizionamento sicuro dell’hardware di HPE
Snam ha scelto il servizio di economia circolare di Hewlett Packard Enterprise a supporto della propria strategia di sostenibilità e per garantire che l’hardware a fine vita venga, ove possibile, ricondizionato e riutilizzato, con l’obiettivo di minimizzare...
-
Data center e consumi energetici, come renderli più sostenibili?
La crescente domanda di potenza di calcolo e la diffusione capillare dei servizi digitali stanno mettendo a dura prova la sostenibilità energetica dei data center. Lo afferma Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management Italia, Spagna...
-
Bottiglie green e di design, i nuovi packaging per gli spirits sono sempre più sostenibili
Berlin Packaging, il maggiore Hybrid Packaging Supplier a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, propone una nuova collezione per gli amari, Bitter Mania, e un ampliamento della...
-
Reti elettriche più moderne, le soluzioni di Schneider Electric
I recenti accordi sul clima hanno messo in luce l’urgenza di modernizzare le reti elettriche, puntando ad abbandonare le fonti fossili e ampliare l’adozione dell’energia rinnovabile. Circa il 40% delle infrastrutture di rete elettrica hanno più di...
-
Ventimiglia si accende di luci green con Signify e City Green Light
Signify e City Green Light sono state scelte dal Comune di Ventimiglia, in provincia di Imperia in Liguria, per illuminare diverse zone della città in precedenza non illuminate con l’obiettivo di potenziare la sicurezza dei cittadini e,...