Caro energia e materie prime: manager italiani preoccupati
![Temporary Manager caro energia](https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2022/04/temporary-manager-caro-energia-300x236.jpg)
L’aumento dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, iniziato negli ultimi mesi del 2020, insieme al caro energia, stanno avendo un impatto importante sull’industria italiana. Il prezzo medio dell’energia elettrica a carico delle imprese italiane a marzo 2022 è cresciuto del +500% rispetto allo stesso periodo del 2021, con il Pun passato da 55€/MWh a picchi di oltre 310€/MWh, un dato in linea con Francia e Spagna ma del 34% più alto della Germania e del 50% rispetto alla Polonia, aggravato dai maggiori oneri di distribuzione ed imposte esistenti in Italia. Ancor più grave la situazione del gas naturale, passato da 0,175 €/Smc del 1° trimestre 2021 a picchi di 1,25 €/Smc nel 1° trimestre 2022, con un aumento che arriva ad oltre il 700%. Tutto questo comporta per la manifattura italiana un significativo incremento di costi per la fornitura di energia, anche al netto degli interventi governativi, con stime che portano dagli €8 mld circa del 2020 a una spesa di €21 mld nel 2021, ma che potrebbe raggiungere quota €40 mld nel 2022 (+500% sul 2020).
Il Governo è già intervento con il Decreto Energia per aiutare le imprese in questa fase delicata, eppure quasi la metà dei manager (49%) si ritiene molto preoccupato e il 41% abbastanza. Il caro energia ha infatti già avuto i primi effetti: per bilanciare l’aumento dei costi, le imprese sono state costrette ad aumentare i prezzi del prodotto finito (secondo il 67% dei manager) o a ridurre i margini di guadagno (45%), e di conseguenza la loro liquidità, peraltro già messe a dura prova nel 2020 dalla pandemia. Ma c’è anche una quota (17%) secondo cui è addirittura a rischio la continuità aziendale.
Sono questi alcuni risultati emersi dalla ricerca condotta da Studio Temporary Manager, società specializzata nei servizi di Temporary manager, su un campione di manager C Level.
Le imprese hanno una strategia chiara per contrastare l’effetto del caro energia? Su questo il campione di manager intervistato è diviso: il 53% ritiene di sì e che le “mosse” messe in atto sono efficaci, ma il 47% restante non ha una strategia chiara o non si sta muovendo in modo efficace a causa di manager inadeguati.
E se la situazione non dovesse migliorare, le aziende saranno costrette ad aumentare ulteriormente il costo del prodotto finito (per il 55%) e un quinto chiuderà le linee produttive o ridimensionerà l’attività. Ma c’è anche chi punterà, per contrastare il caro energia, su soluzioni più “virtuose” come la riduzione dei costi di produzione attraverso azioni di ottimizzazione ed efficientamento (51%) e il contenimento dei costi generali (38%).
Quali sono le soluzioni per superare questo momento di difficoltà? Secondo i manager in prima battuta bisognerebbe calmierare il prezzo dell’energia (per il 67%) e adottare una politica energetica che favorisca le energie rinnovabili. Ma un aiuto può arrivare anche da fattori interni organizzativi e gestionali, come il miglioramento ed efficientamento dei processi produttivi, la riduzione dei costi generali all’azienda e gli interventi in termini di Supply Chain e Procurement, finalizzati sia a reperire le materie prime, che a negoziare le migliori condizioni di acquisto attraverso adeguate attività di scouting.
“In questo contesto le aziende devono immediatamente reagire per evitare una erosione dei margini, e quindi dei flussi di cassa, tale da compromettere non solo la normale profittabilità, ma in alcuni casi addirittura la continuità aziendale – afferma Roberto La Caria, Socio e Amministratore Delegato di Studio Temporary Manager –. Oltre a gestire i fattori esogeni determinati dai prezzi delle materie prime e dai costi energetici, le aziende devono intervenire sui fattori endogeni, controllando in modo attento i propri costi e intervenendo con rapidità sulla riduzione dei costi generali, ma soprattutto su quelli di produzione attraverso azioni di ottimizzazione ed efficientamento. Il controllo di gestione, la supply chain e l’ingegneria di processo sono quindi le tre aree principali su cui intervenire, e su questo la figura del Temporary Manager, proprio per la sua flessibilità, velocità di intervento e preparazione, può avere un ruolo chiave per supportare gli imprenditori in questa fase delicata della vita aziendale.”
Dall’analisi di Studio Temporary Manager, infatti, emerge chiaramente questa necessità: negli ultimi 9 mesi sono cresciute del +40% le richieste di intervento di Temporary Manager a supporto delle aziende proprio nelle aree Controllo di Gestione, Supply Chain e ingegneria di processo.
Ad oggi quasi il 60% delle richieste sono appunto focalizzate su questi tre ruoli fondamentali, al fine di garantire all’azienda interventi rapidi ed efficaci dapprima in tema di controllo di gestione e dei costi industriali, e quindi di significativi interventi di ottimizzazione dei processi produttivi con focus sull’efficientamento degli stessi, a cominciare dall’ingegneria di processo. Altrettanto si sono resi necessari significativi interventi in termini di Supply Chain e Procurement.
Contenuti correlati
-
Utilizzare l’intelligenza artificiale per la produzione di combustibili solari
Alcune tecniche di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per accelerare i tempi di sviluppo dei sistemi di produzione dei combustibili solari, come dimostrato da un team di ricercatori del Politecnico di Torino, coordinato dal professor Eliodoro Chiavazzo...
-
Sede Siemens sempre più sostenibile col nuovo impianto fotovoltaico e colonnine per la ricarica
È stata raggiunta un’ulteriore tappa nel percorso di decarbonizzazione intrapreso da Siemens, presso il suo quartier generale a Milano: si amplia l’impianto fotovoltaico e la disponibilità di colonnine per la ricarica elettrica, a testimonianza di come digitalizzazione...
-
Utensili Big Kaiser per la transizione alle energie rinnovabili
Big Kaiser, produttore di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di altissima qualità e precisione, sostiene la transizione verso le energie rinnovabili ottimizzando la lavorazione precisa ed efficiente di componenti chiave per la produzione di energia pulita....
-
HeySun 2024, la fier della transizione energetica ospita la European Mobility Week
HeySun – Expo della transizione energetica è l’evento fieristico del Mediterraneo dedicato alle energie rinnovabili che si terrà dal 25 al 27 settembre 2024 nel polo fieristico SiciliaFiera, a Misterbianco. Il ministro Adolfo Urso del Ministero delle...
-
Distretti industriali italiani, obiettivo transizione green per rimanere competitivi
Dagli innovatori tecnologici della Silicon Valley agli artigiani in Toscana, i distretti industriali, in inglese “economic cluster”, fanno girare il mondo. Oggi questi sono chiamati ad adattarsi rapidamente alla transizione verde e a gestire efficacemente le sfide...
-
Osservatorio FER: crescono in Italia le rinnovabili, ma non è abbastanza
Prosegue la crescita in Italia delle energie rinnovabili: nel 2023, ai massimi storici +87% rispetto all’anno precedente, con il contributo del +345% dei potenziamenti su impianti esistenti e del +77% di nuove installazioni. Leva trainante il fotovoltaico,...
-
Aziende ortofrutticole alimentate dal sole con gli inverter SMA
Forty Fruit, azienda ortofrutticola in provincia di Taranto (San Giorgio Jonico) fondata nel 2000, ha ottimizzato il proprio impianto fotovoltaico. In particolare, il produttore ha investito in un revamping dell’impianto già esistente e contemporaneamente in un repowering,...
-
Novation Tech verso il Net Zero con il fotovoltaico installato da Centrica Business Solutions
Novation Tech, azienda che opera nella lavorazione e produzione di componenti in fibra di carbonio e materiali compositi di altissima qualità, consolida l’obiettivo di neutralità carbonica al 2030 grazie a due nuovi impianti fotovoltaici con potenza elettrica...
-
Idrogeno e automotive, gli studi sulla sicurezza supportano la transizione green
Il settore delle energie pulite è in costante evoluzione e innovazione, con l’introduzione di nuove tecnologie sostenibili che stanno rivoluzionando il modo in cui ci spostiamo e utilizziamo l’energia. Tra le fonti energetiche emergenti, l’idrogeno sta guadagnando...
-
La transizione energetica traina la crescita delle imprese italiane negli Stati Uniti
Un export da podio. A fine 2023 le tecnologie italiane per l’energia, in particolare i sistemi per la produzione elettrica da fonti tradizionali e rinnovabili, la trasmissione e la distribuzione elettrica, collocano gli Stati Uniti quale terzo...