Energetica 2005: l’energia di domani per un futuro sostenibile

Pubblicato il 14 maggio 2005

Durante la conferenza che si è tenuta a Kyoto nel dicembre del ’97 è stata approvata, per consenso, la decisione (1/CP.3) per l’adozione di un Protocollo in base al quale i Paesi industrializzati si impegnano a ridurre, per il periodo 2008-2012, il totale delle emissioni di gas a effetto serra almeno del 5% rispetto ai livelli raggiunti nel ’90. Questi impegni giuridicamente vincolanti produrranno una reversione storica della tendenza ascendente delle emissioni che questi Paesi hanno da circa 150 anni.

Il prezzo elevato del petrolio e le improrogabili istanze di tutela ambientale contenute nel protocollo di Kyoto spingono gli Stati a ricercare nuovi modi per produrre energia. Da un lato si studiano soluzioni e tecnologie per eliminare, o quanto meno ridurre, le emissioni prodotte dall’uso delle fonti fossili. Dall’altro si punta sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili che, in base alle previsioni dell’International Energy Agency potranno soddisfare il 20% della domanda di elettricità mondiale già nel 2020 e il 50% della domanda di energia primaria nel 2050.

In Italia, dove alla crescita dei consumi energetici fa riscontro la carenza di capacità produttiva, le fonti di energia “pulita” rivestono ancora un ruolo marginale nei piani di sviluppo energetico e questo porta alla dipendenza da fonti energetiche di importazione.

Per discutere di risparmio energetico e ottimizzazione dei consumi, di energia alternativa e strumenti di tutela dell’ambiente, il quotidiano La Repubblica e Somedia organizzano a Roma il convegno Energetica 2005. Protagonisti della politica energetica nazionale, rappresentanti di regioni ed enti locali, operatori pubblici e privati del settore energia si confronteranno con imprese, cittadini e utenti sul futuro energetico del Paese.