Gas naturale e trasporto pubblico, quale futuro?

Pubblicato il 8 giugno 2020

Quale sarà il ruolo del gas naturale (CNG ed LNG) nel trasporto pubblico di domani? Qual è lo stato dell’arte nell’impiego di trazioni alternative sul panorama italiano?

Il professor Riccardo Genova (del dipartimento Diten dell’università di Genova) ha presentato uno studio inedito intitolato ‘Il gas naturale nel tpl’. Vi si afferma che “il metano rappresenta oggi il segmento ‘alternativo e sostenibile’ che meglio è in grado di coprire tutti i settori del tpl su gomma utilizzando autobus direttamente derivati da quelli tradizionali, minimizzando così le soggezioni rispetto a gap tecnologici, impiantistici ed operativi. I veicoli a metano, che in Italia rappresentano il 28% del parco circolante, conservano sostanzialmente le prestazioni di quelli alimentati a gasolio e presentano emissioni drasticamente ridotte”.

Il webinar ‘Combustibili alternativi nello scenario post Covid-19. Il punto sul gas naturale’ è stato promosso dal Mobility Innovation Tour con l’obiettivo di tratteggiare sviluppi e tendenze relative alla transizione energetica nel tpl, inquadrandole nel contesto dello scenario post Covid-19. Del resto, le necessarie misure ‘transitorie’ volte a mantenere operativo il trasporto pubblico non devono prescindere da obiettivi e programmi di rilancio del trasporto volti a una graduale transizione energetica. I problemi, oggi, sono di risorse e di tempestività di risposta rispetto a una forte e improvvisa perturbazione del rapporto offerta-domanda.

Al webinar hanno preso parte il presidente di Federmetano Licia Balboni e il vertice di Ngv Mariarosa Baroni. In apertura è intervenuto Marco Medeghini, direttore generale del gruppo Brescia Mobilità, tra le realtà italiane che hanno maggiormente posto l’accento sull’impiego del gas nel tpl (tutti i chilometri percorsi nell’area urbana dai bus di Brescia Trasporti vengono coperti con veicoli alimentati a CNG, esito di un percorso iniziato nel 2001). Per il comparto industriale, hanno preso parola Anfia, Iveco Bus, Italscania e Industria Italiana Autobus.

Sul mercato dell’autobus si stanno affacciando oggi le prime vetture a gas naturale liquefatto (LNG), una tecnologia già affermata in ambito truck. I vantaggi principali sono in termini di autonomia: «Nel caso dell’LNG si ha una riduzione di volume di 600 volte rispetto al CNG. I veicoli con alimentazione CNG dispongono di autonomia definita che richiede un’attività di pianificazione dei servizi rispetto all’arco giornaliero, con rifornimenti quotidiani completi. Gli autobus LNG presentano invece un’autonomia più estesa e non richiedono necessariamente rifornimenti giornalieri». Considerazioni che permettono di candidare l’LNG a soluzione vantaggiosa per i servizi extraurbani, laddove il CNG è più adatto a profili di missione urbani e suburbani.

Certo, oggi il bus elettrico rappresenta la scelta prediletta per aziende incamminate verso la ‘transizione energetica’, per lo meno in ambito urbano. Tuttavia, “autonomia rapportata ai profili di missione, costo del ciclo di vita e disponibilità delle fonti energetiche sono alcuni degli elementi che incoraggiano la ricerca e lo sviluppo nel settore dei ‘combustibili alternativi’”, precisa il professor Genova.



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