Schneider Electric, obiettivo zero emissioni 5 anni in anticipo

Pubblicato il 26 settembre 2019

Schneider Electric ha annunciato in apertura della Climate Week NYC 2019 una drastica accelerazione nel suo percorso verso la neutralità di emissioni, con tre nuove azioni. Anticipare l’obiettivo del 2030 di rendere “carbon neutral” il suo ecosistema al 2025, 5 anni prima di quanto previsto; impegnarsi a diventare entro il 2030 un’azienda con zero emissioni nette operative, nel quadro di un obiettivo scientificamente validato (SBT – Scienze Based Target); impegnarsi anche con i fornitori per rendere la catena di approvvigionamento a zero emissioni nette entro il 2050. Con questi obiettivi ci si propone di contribuire a mantenere l’incremento della temperatura a livello globale entro 1,5 gradi, come raccomandato dall’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change. Schneider Electric, inoltre, chiede alle altre aziende di ridurre le loro emissioni offrendo loro supporto, con prodotti e servizi che possano aiutare a trovare nuove fonti di efficienza ed efficacia operativa.

“Il cambiamento climatico è la prima e più grande minaccia per la salute e il benessere della società. Dobbiamo lavorare insieme per ridurre le emissioni e fermare l’aumento della temperatura” afferma Jean-Pascal Tricoire, Presidente e Amministratore Delegato di Schneider Electric. “Il nostro impegno a raggiungere la neutralità di emissioni è strettamente integrato nelle nostre decisioni e scelte di governance, ma dobbiamo fare di più, più rapidamente. Per questo non ci limitiamo ad aumentare il nostro impegno e ad abbreviare il percorso previsto, e incitiamo gli altri a essere più coraggiosi nelle loro azioni per ridurre le emissioni e adottare pratiche più sostenibili, che ci aiutino ad arrivare a un mondo senza carbonio”.

Nel suo percorso di neutralità, Schneider Electric ha avuto cura di creare reti di protezione, che assicurino di non produrre impatto negativo sulle diverse comunità in cui l’azienda opera nel corso della transizione. Il programma Access to Energy promosso dall’azienda porterà l’elettricità a 80 milioni di persone entro il 2030 e permetterà di dare formazione tecnica nel campo dell’energia a un milione di persone in stato di bisogno entro il 2025.

L’azienda ha anche due strumenti di impact investing, che usa per sostenere start up che promuovano soluzioni inclusive, capaci di contribuire attivamente al raggiungimento dell’obiettivo 7 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG7 – energia pulita a prezzi accessibili per tutti). I risultati attesi per questi strumenti sono aumentare il numero di famiglie e di piccole e medie imprese connesse alla rete nelle zone remote del pianeta (in Africa, India e Sud-Est Asiatico) e ridurre il numero di famiglie con problemi di povertà energetica in Europa.

“L’accesso all’energia è un diritto umano fondamentale, ma è cruciale tenere conto degli effetti che il suo consumo ha sull’ambiente” ha detto Tricoire. “Dobbiamo trovare il modo di dare energia a chi non ne ha consentendo uno sviluppo sostenibile”.

Negli ultimi 15 anni, Schneider Electric ha lavorato per decarbonizzare se stessa e i suoi clienti, con offerte innovative e azioni di allineamento strategico. Il successo di queste iniziative permetterà all’azienda di anticipare al 2025 il suo obiettivo di diventare carbon neutral e di cercare di arrivare ad avere una supply chain a zero emissioni nette entro il 2050.

“Cercare la neutralità in tutta la catena è una sfida davvero complessa, che richiede di sviluppare nuovi modelli di business e una collaborazione più stretta con fornitori, partner e clienti” spiega Gilles Vermot Desroches, Sustainability Chief Officer di Schneider Electric. “Il cambiamento climatico si può fermare solo con l’innovazione e la collaborazione; continueremo a dare l’esempio per primi, proponendo prodotti e servizi che aiutino a fare progressi significativi rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”.

Schneider Electric concretizza questo approccio collaborativo con prodotti, soluzioni e servizi che le aziende possano usare, in qualunque stadio del loro percorso di sostenibilità. Ad esempio, il programma interno Smart Factory applica le soluzioni EcoStruxure create dall’azienda in tutta la sua supply chain globale. Questo programma sta dimostrando che EcoStruxure è una delle migliori opportunità per ottenere efficienze operative ed energetiche; al contempo, tramite la sua divisione Energy & Sustainability Services (ESS), l’azienda aiuta i clienti a quantificare le loro emissioni di CO2 e tracciare i loro progressi. Di recente, inoltre, il lancio di Schneider Electric Exchange ha creato una piattaforma di crowdsourcing dove sviluppare idee innovative per affrontare le sfide nell’ecosistema dell’energia. Infine, Schneider Electric rinforza il suo contributo all’obiettivo delle Nazioni Unite SDG17 (Partnership for the goals) unendosi all’iniziativa Business Ambition for 1.5°C  e al Global Compact LEAD group.



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