EBS, più spazio per l’energia da biomasse nella SEN

Pubblicato il 26 settembre 2017

Sono state avanzate le proposte da parte dell’Associazione Energia da Biomasse Solide (EBS) tramite un documento, trasmesso ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dopo la recente pubblicazione della Strategia Energetica Nazionale (SEN).

EBS – che raggruppa più della metà degli operatori del settore, con una potenza complessiva installata di oltre 280 MW e un utilizzo di quasi 3 milioni di tonnellate annue di biomassa solida – condivide gli obiettivi, l’impostazione complessiva e i principi della SEN, in particolare riguardo il ruolo delle fonti rinnovabili in Italia. Tuttavia, pur apprezzando molti elementi contenuti nel documento di consultazione, ha evidenziato la necessità di rafforzare il ruolo delle biomasse per la produzione di energia elettrica e calore nella SEN, alla luce del contributo, unico tra tutte le rinnovabili, sotto il profilo socio-economico, ambientale e di integrazione sinergica con il mondo agricolo e forestale.

“Riteniamo necessario che la politica energetica nazionale in corso di definizione con la SEN debba considerare il valore aggiunto che il settore della produzione di energia da biomasse solide apporta al sistema Italia”- evidenzia Simone Tonon, presidente dell’Associazione EBS, il quale aggiunge – “crediamo che la SEN, il cui obiettivo ben chiaro per il comparto dell’energia da biomasse solide è il mantenimento della quota attuale di produzione, abbia il compito di rafforzare il contributo di questo settore, anche alla luce della rilevante quantità di biomasse disponibili in Italia”.

“Pertanto gli strumenti di attuazione della SEN” – riprende Tonon – “dovranno essere coerenti con gli obiettivi ed il ruolo per questo settore”. “In questo contesto l’associazione EBS ritiene che le politiche di promozione della produzione di energia da biomasse solide debbano prevedere misure tali da mantenere l’attuale capacità di generazione elettrica installata mediante la stabilità agli strumenti incentivanti e la creazione di condizioni per promuovere investimenti finalizzati all’ulteriore ottimizzazione delle prestazioni ambientali. Inoltre dovranno essere individuati degli strumenti per la valorizzazione del patrimonio di biomasse solide prodotte in Italia, specialmente se residuali e se provenienti dalla filiera bosco”.

Secondo EBS, è altresì fondamentale che lo strumento di attuazione della SEN debba includere – quali requisiti essenziali – la chiarezza e la sicurezza del quadro regolatorio e la sua stabilità, al fine di riaccendere la fiducia degli investitori in un settore, come la generazione elettrica da biomasse solide, già in passato oggetto di provvedimenti incoerenti.

“L’iniziativa del Governo per la definizione della SEN, volta ad accompagnare il processo di transizione energetico – è senz’altro – aggiunge Tonon – un’opportunità unica per favorire un dibattito articolato e ampio sui piani futuri di indirizzo. Pertanto auspichiamo che vengano accolte le nostre considerazioni e ci rendiamo disponibili a un confronto con i Ministeri competenti per valorizzare il ruolo delle biomasse solide in Italia.”



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