Interessanti prospettive per l’energia geotermica

Pubblicato il 10 settembre 2002

Tra le energie alternative, la geotermia è, per il momento, quella che appare come più limitata nelle sue potenzialità di sviluppo, poiché necessita di condizioni geologiche molto particolari e rare.

Potrebbe, invece, andare diversamente nel futuro se si riuscisse a sfruttare il calore secco del sottosuolo. Se si potesse infatti estrarre il calore anche in assenza d’acqua, ogni paese diventerebbe potenzialmente ricco di un’abbondante fonte di energia pulita.

Si stima che l’energia disponibile praticamente ovunque sulla Terra rappresenta 15 milioni di Tep (tonnellate equivalente petrolio) per mq di roccia a 10 km di profondità.

Nell’ambito di un programma scientifico che coinvolge Francia, Italia, Germania e Inghilterra, sono state effettuate trivellazioni a Soultz sous Forets in Alsazia (Nord Est della Francia), dove sono state identificate a soli 3-5 km di profondità rocce secche ad una temperatura di 200°C.

Il consorzio europeo chiamato Geie Heat Mining, che riunisce Edf (Francia), Enel (Italia), Pfalzwerke (Germania) e Shell, ha quindi deciso la costruzione di una centrale sito pilota con l’obiettivo di sfruttare questo calore per produrre elettricità e riscaldamento.

Il procedimento prevede l’iniezione d’acqua nel sottosuolo, che viene poi recuperata da un secondo pozzo. L’acqua in uscita dell’impianto raggiunge una temperatura di 195°C ed un volume da 75 a 100 kg d’acqua al secondo. Il calore alimenterà una turbina ed un alternatore di 5-6 MW di capacità elettrica.

L’impianto dovrebbe entrare in servizio nel 2005 e raggiungere la potenza di 25 MWe. L’elettricità prodotta verrà ceduta ad Electricité de Strasbourg, una consociata di Edf.

Per il momento i costi previsti sono molto elevati ma dovrebbero diminuire nel tempo.