Pareri contrastanti di Cedab e Legambiente sul caso Golden Rice

Pubblicato il 27 maggio 2005

L’associazione ambientalista italiana e Cedab (centro di documentazione sulle agrobiotecnologie) esprimono pareri divergenti sul “Golden Rice”, riso dorato, sviluppato recentemente, ma non ancora in commercio. Si tratta di un riso sperimentale ricco di betacarotene e nutriente.

Patrick Trancu, coordinatore di Cedab sostiene che, in base ai calcoli dei nutrizionisti, sarebbero sufficienti 230 g di Golden Rice cotto (e quindi contenente anche acqua di cottura) al giorno per fornire un apporto ottimale di provitamina A a quelle popolazioni che non possono permettersi una dieta diversificata. Pertanto ritiene che il Golden Rice possa rappresentare un mezzo sostenibile e a costo zero, per sopperire alla carenza di vitamina A nei Paesi in via di sviluppo e risolvere il problema della cecità infantile.

Il direttore generale di Legambiente, Francesco Ferrante esprime invece dei dubbi sul fatto che il Golden Rice, un organismo geneticamente modificato (OGM), possa debellare la cecità dei nascituri da genitori sottoalimentati. Sostiene inoltre che una dieta povera e sbilanciata che comporta l’assunzione di notevoli quantità di riso, non risolverebbe la malnutrizione e la conseguente carenza di proprietà proteiche e lipidiche necessarie per l’assorbimento di betacarotene.