Obiettivi di Kyoto: il ruolo dei carburanti gassosi

Pubblicato il 26 luglio 2006

Rendere più vivibile l’ambiente urbano soffocato dall’inquinamento atmosferico, rientrare nei limiti imposti a livello internazionale per contenere le emissioni da traffico, contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Traguardi importanti per il cui raggiungimento i carburanti gassosi GPL e metano costituiscono un’importante risorsa.

Questi temi sono stati affrontati a Roma nell’ambito dell’iniziativa promossa da Assogasliquidi e Consorzio Ecogas: Convegno “Politiche di incentivazione dei carburanti gassosi: competitività e ambiente” – Tavola Rotonda “Iniziative e proposte per uno sviluppo strutturale dei carburanti gassosi”.

I lavori sono stati aperti dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze con Delega all’economia ambientale On. Pier Paolo Cento: “Promuoverò un tavolo di lavoro, coinvolgendo altri Ministeri competenti, affinché già a partire dalla prossima finanziaria si individuino gli strumenti per lo sviluppo di GPL e metano”. Tale iniziativa si inquadrerebbe nell’ambito delle azioni legate agli obiettivi del Protocollo di Kyoto, parte integrante, per la prima volta, anche del DPEF. Il Sottosegretario ha inoltre ricordato che oggi il parco circolante a GPL e metano è pari al 4% circa del totale, ma sarebbe possibile più che raddoppiarlo con importanti benefici per la salute pubblica e per l’ambiente.

“L’ultimo rifinanziamento di 40 milioni di euro – ha sottolineato Lucio Ariemma del Ministero dello Sviluppo Economico – è andato esaurito in due mesi, per un totale di oltre 50.000 interventi (conversione e acquisto). Più di 10.000 le richieste in lista d’attesa, a dimostrazione che la domanda c’è”. Ariemma ha auspicato inoltre che si possa andare verso un accordo di programma nazionale che coinvolga Governo, amministrazioni locali e operatori, con la costituzione di un fondo unico al quale attingere per le iniziative di sviluppo.

Accanto agli incentivi dello Sviluppo Economico, quelli del Ministero dell’Ambiente, che diede vita nel 2001 al Progetto ICBI – Iniziativa Carburanti a Basso Impatto per la conversione a gas di mezzi più datati, che dispone ancora di circa 7 milioni di euro e incentiva i mezzi appartenenti alle classi ambientali Euro I ed Euro II.

Emanuele Moruzzi, Direttore Convenzione ICBI, nel ribadire il successo dell’iniziativa e la necessità di nuovi fondi, ha parlato dei progetti collaterali nati accanto al finanziamento della costruzione di nuove stazioni di rifornimento e della conversione a gas di autoveicoli. “ICBI ha stanziato 100 mila euro per la conversione a gas delle due ruote, fondi ai quali per il momento possono accedere gli scooter che vengono trasformati a GPL. Inoltre, per ogni mezzo che usufruisce degli incentivi ICBI è in arrivo un bollino identificativo da apporre sul lunotto, ottenibile comunque da chiunque ne faccia richiesta, e un buono da 25 euro – il grattino Gas & Park – per parcheggiare gratuitamente nei Comuni ICBI che aderiscono all’iniziativa.”

Alla Tavola Rotonda hanno preso parte l’On. Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici Camera, l’On. Stefano Saglia, Vice Presidente Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo Camera, il Sen. Massimo Polledri, Commissione Bilancio, Luciano Calvarese della Regione Marche ed Emanuele Montini in rappresentanza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma Dario Esposito. Tutti hanno concordato sulla necessità di collaborare per favorire una soluzione che ha riscosso il consenso di tutti: maggiore diffusione dei carburanti gassosi attraverso interventi sulla fiscalità, sulla competitività e sulle politiche di incentivazione.

Con il Convegno e la Tavola Rotonda, le associazioni hanno anche voluto portare all’attenzione delle Istituzioni, degli Enti e del mondo politico una propria proposta di Piano di sviluppo strutturale, incentrato su forme di incentivazione finanziaria e fiscale.
In sintesi:

· al Ministero dell’Ambiente si chiede innanzi tutto un impegno finanziario che dia agli incentivi ministeriali la necessaria continuità nell’anno e negli anni, avvalendosi dei fondi previsti dal DL n. 16/2005, pari a 70 milioni di euro annui.

· in accordo con il Protocollo di Kyoto, si propone la conversione ecologica del parco auto per la distribuzione delle merci in ambito urbano, prevedendo un contributo speciale per l’acquisto di veicoli nuovi alimentati a GPL, così come già avviene per il metano nello specifico “Progetto Metano”;

· in linea anche con gli orientamenti del Disegno di legge per il settore energetico, le associazioni auspicano che il Governo, nell’esercizio della delega, rifinanzi gli incentivi statali gestiti dal Ministero dello Sviluppo Economico e preveda dei nuovi interventi in materia sia di fiscalità sull’auto sia di fiscalità sui prodotti energetici; due in particolare gli strumenti suggeriti: estensione della riduzione della tassa automobilistica regionale – attualmente pari al 75% per i soli veicoli monofuel – a tutti i mezzi a GPL e a metano; riduzione dell’accisa che grava sul GPL autotrazione, molto elevata rispetto ai livelli indicati dalla Direttiva europea in materia.