Du Pont: una strategia per il lancio dei biocarburanti di nuova generazione

Pubblicato il 11 aprile 2007

“La nostra strategia sui bio-materiali parte dal presupposto che i prodotti, per poter avere successo nei mercati globali in cui operiamo oggi, devono offrire sia prestazioni elevate sia sostenibilità ambientale”, ha dichiarato Ranieri. “Grazie a tale strategia, DuPont, è ora in grado di offrire prodotti con elevate prestazioni derivati da materie prime agricole rinnovabili. Il biobutanolo è un perfetto esempio di biocarburante dotato di ottime prestazioni e sostenibilità ambientale”.

La strategia dei biocarburanti di DuPont è articolata in tre fasi: il potenziamento della resa della produzione di etanolo dai chicchi di mais attraverso il know-how scientifico e tecnologico di Pioneer Hi-Bred International, controllata di DuPont; lo sviluppo di tecnologie di conversione di altre materie prime agricole e “raccolti di energia” in biocarburanti; la scoperta di nuove tecnologie per la produzione di biocarburanti avanzati dotati di migliori proprietà energetiche.

La prima fase della strategia di DuPont è incentrata sullo sviluppo di biotecnologie per incrementare la resa del mais per ettaro e quella dell’etanolo dai chicchi, sul miglioramento delle tecniche di coltura nuove e tradizionali, nonchè sull’analisi predittiva della resa dell’etanolo da ibridi di mais.

DuPont e il Dipartimento Statunitense dell’Energia (DOE) finanzieranno un programma di ricerca teso allo sviluppo di una tecnologia in grado di convertire materie prime agricole non alimentari in etanolo. Tale programma prevede l’utilizzo della “paglia” della pianta del mais, ovvero i gambi, i tutoli e le foglie rimaste sui campi dopo la raccolta. Tale tecnologia è stata concessa in licenza a Broin, il maggiore produttore statunitense di etanolo tramite molitura a secco. Il DOE ha destinato ben 80 milioni di dollari al progetto di Broin per accelerare la creazione di una bioraffineria su scala commerciale presso l’impianto di Broin a Emmetsburg, Iowa. Ranieri ha sottolineato quanto il rapporto energetico, ovvero l’energia fornita divisa per l’energia utilizzata per produrre i biocarburanti cellulosici, sia superiore al rapporto energetico di produzione tanto dell’etanolo dai chicchi di mais che della benzina.

La partnership tra DuPont e BP per lo sviluppo di biobutanolo si basa sulla strategia di DuPont volta a immettere sul mercato biocarburanti avanzati al fine di incrementare l’uso dei biocarburanti nella benzina. Il biobutanolo, il primo prodotto con prestazioni avanzate immesso sul mercato dalle due società, risolve i problemi di stabilità del carburante in modo tale che le miscele di biobutanolo-benzina potranno essere distribuite attraverso le esistenti infrastrutture di rifornimento di carburante; accresce la flessibilità d’uso della miscela consentendo l’aggiunta di una maggiore quantità di biocarburante nella benzina; migliora l’efficienza del carburante (più chilometri al litro) rispetto ai biocarburanti di prossima commercializzazione e, infine, ottimizza le miscele etanolo-benzina riducendo la pressione di vapore. Il lancio del biobutanolo nel Regno Unito è previsto alla fine del 2007. La capacità produttiva globale sarà incrementata in base alle richieste del mercato.