Fiamm e Cobat in Nepal per ripulire il tetto del mondo

Pubblicato il 2 ottobre 2013

18 giorni circa per sostituire le batterie e i moduli fotovoltaici che alimentano la ‘Piramide’ EvK2-Cnr: il laboratorio-osservatorio di ricerca internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici ambientali, della medicina e della fisiologia umana in condizioni estreme. Questa la missione che vedrà protagonista Fiamm, Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo) e il comitato EvK2-Cnr, impegnati nel “restauro” della Piramide, voluta oltre 20 anni fa da Ardito Desio, che sorge a quota 5.050 metri del versate nepalese del monte Everest e che da oltre due decadi è il punto di riferimento dell’indagine scientifica internazionale.

Il legame tra Gruppo Fiamm e questo incredibile progetto per la ricerca e lo studio in alta quota, si consolida fin dalle origini, con la multinazionale vicentina come fornitrice degli accumulatori LM600 – batterie tradizionali al piombo acido con piastre tubolari – dedicati a garantire l’accumulo di energia generata dall’impianto fotovoltaico, per la Piramide ed il relativo lodge. Questa fornitura rappresentava un vero e proprio test di qualità effettuato in condizioni estreme sia dal punto di vista climatico sia di pressione. Dopo 10 anni di attività, le batterie offrono un rendimento ben oltre le più ottimistiche stime, andando ancora a garantire 2/3 giorni di autonomia in assenza di sole.

Nel maggio del 2006, dopo 10 anni di servizio, gli accumulatori Fiamm LM600 venivano sostituiti con l’aggiunta di una seconda fornitura di 120 Fiamm SMG490 – batterie al piombo con tecnologia al gel – per la stazione ABC più alta del mondo (Shelter – cabina adibita al contenimento apparati di trasmissione e ricezione di segnali televisivi, radiofonici e telefonici) a 5.087 m di altitudine. La scelta di questa tipologia di batterie nasceva dalla necessità di utilizzare degli accumulatori che non producessero fumi e vapori per non alterare le ricerche sull’ambiente.

L’attuale spedizione, dell’ottobre 2013, vedrà quindi Cobat in un nuovo intervento alla Piramide volto allo smaltimento dei vecchi accumulatori, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dei moduli fotovoltaici a fine vita. Anche in questa spedizione, il Gruppo Fiamm garantirà il proprio supporto tecnico e tecnologico con la fornitura dei 216 accumulatori necessari, 120 dei quali con tecnologia al gel.

I vecchi pannelli fotovoltaici della Piramide che garantiranno ancora delle buone prestazioni, non verranno smaltiti, ma saranno regalati ad alcune scuole della valle del Khumbu, dove il comitato EvK2-Cnr è da anni presente con iniziative di sviluppo sostenibile di diverso tipo.

 

Fiamm: http://www.fiamm.com

Cobat: http://www.cobat.it

EvK2-Cnr: http://www.evk2cnr.org/cms



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