Trattamento delle acque a Ifat 2014: aumenta la domanda mondiale di sistemi di disinfezione
L’estrazione e il trattamento delle acque, sia chiare sia reflue, è uno dei settori centrali a Ifat, il principale salone internazionale di tecnologie per l’ambiente. Nel 2012 quest’area occupava circa 115.000 dei 215.000 metri quadrati complessivi.
Alla prossima edizione di Ifat, dal 5 al 9 maggio 2014, l’Ente Fiera di Monaco di Baviera conta sulla presenza di numerosi espositori del comparto acque, la cui importanza cresce continuamente.
Nel 2019, il mercato mondiale dei sistemi per la disinfezione delle acque chiare e reflue dovrebbe raggiungere un giro d’affari vicino ai tre miliardi di dollari. È quanto prevede la società di consulenza internazionale Frost & Sullivan in uno studio recente. Per il 2012, gli analisti hanno stimato un mercato di quasi due miliardi di dollari, mentre per l’anno prossimo prevedono un tasso di crescita stabile superiore al 6%.
Sono diverse le motivazioni che alimentano le attese di tassi di crescita elevati.
In primo luogo l’incessante cammino dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione a livello mondiale, che intensificano lo sfruttamento, il trattamento e il riutilizzo di una risorsa scarsa come l’acqua. Vandhana Ravi, analista di Frost & Sullivan e uno degli autori dello studio, spiega che “accanto al suo utilizzo per la produzione di acqua potabile, la disinfezione assumerà un ruolo sempre più rilevante nel trattamento delle acque di processo e naturali, ad esempio per l’irrigazione non alimentare o il raffreddamento industriale”.
Secondo le sue stime, i motori della crescita saranno proprio le industrie che utilizzano grossi quantitativi di acqua, ad esempio energia, alimenti e bevande e farmaceutico.
Un impulso ulteriore verrà dall’inasprimento delle normative, come ad esempio la direttiva UE sull’acqua potabile, la direttiva europea sul trattamento delle acque reflue municipali e il Clean Water Act negli Stati Uniti.
Attualmente un buon 60% delle vendite di sistemi di disinfezione delle acque chiare e reflue in tutto il mondo è assorbito dai Comuni, mentre meno del 40% finisce in applicazioni industriali.
Clorazione, ozonizzazione, elettrolisi, irraggiamento UV, microfiltrazione, trattamento termico: per ottenere acqua povera o priva di germi, produttori e fornitori di sistemi offrono un ampio spettro di processi. Tuttavia, i costi di investimento ed esercizio relativamente alti ostacolano la diffusione di queste tecnologie soprattutto nei Paesi emergenti e in via di sviluppo. “Queste nazioni continuano a preferire soluzioni economiche, anche a discapito della qualità del prodotto”, spiega Ravi. “Nella regione dell’Asia-Pacifico, in Africa e in Medio Oriente, la disinfezione viene realizzata prevalentemente con gas cloridrico, anche se questa sostanza velenosa comporta notevoli rischi ambientali”.
Spetterebbe ora al settore delle tecnologie ambientali sviluppare soluzioni sostenibili ed efficaci, a prezzi accessibili, per questi mercati. Un appello che gli espositori di Ifat 2014 non mancheranno di raccogliere.
Ifat: http://www.ifat.de
Frost & Sullivan: http://www.frost.com
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